Fabrizio Corona, noto personaggio legato alla cronaca rosa, si trova di nuovo al centro di un processo legato alla bancarotta. Questa volta l’accusa riguarda la sua ex società Fenice e la casa di pregio situata in via De Cristoforis, nel cuore della movida milanese. Un’abitazione valutata intorno ai due milioni di euro, la cui gestione è oggetto di contenzioso con la Procura di Milano, che ipotizza una presunta dissipazione patrimoniale all’interno della srl di Corona.
Il Nuovo Rinvio a Giudizio di Fabrizio Corona
Recentemente, l’ex agente fotografico, con un passato di condanne e reati, è stato nuovamente deferito in giudizio, con la prima udienza fissata per il 12 novembre davanti alla prima sezione penale. Una situazione contestata però dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Ivano Chiesa, che evidenzia come l’immobile in questione fosse già stato confiscato in un’altra procedura legale legata a una vicenda di contanti. Una vicenda che ha visto Corona assolto da alcune accuse e parte dei suoi beni restituiti.
La Tesi della “Bancarotta Risarcita” e le Contestazioni degli Inquirenti
Secondo la difesa, l’accusa di bancarotta sarebbe infondata, in quanto l’immobile era già stato sottratto al patrimonio di Corona e non poteva essere integrato nella società in quell’ambito. Gli inquirenti, al contrario, sostengono che la casa sia stata trasferita in modo fittizio a un collaboratore dell’ex paparazzo, a causa della presunta incapacità di Corona di gestirla correttamente mentre era detenuto.
Il Passato e il Futuro di Fabrizio Corona
Dopo vari anni segnati da vicende giudiziarie e periodi di detenzione, Fabrizio Corona ha visto recentemente restituito il suo passaporto. Il Tribunale di Milano ha deciso che non è più necessaria alcuna restrizione sulla sua libertà personale, considerando che non rappresenta più un pericolo per la società . Resta, però, aperto il nuovo processo che lo vede coinvolto, con esiti ancora incerti.
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