Faenza avanza con messa in sicurezza del torrente Marzeno: un grido di aiuto per i cittadini alluvionati

Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, avvia lavori urgenti per la sicurezza del torrente Marzeno e offre aiuti economici alle famiglie colpite da alluvioni, criticando la lentezza burocratica.
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Faenza avanza con messa in sicurezza del torrente Marzeno: un grido di aiuto per i cittadini alluvionati - Gaeta.it

Le recenti alluvioni che hanno colpito la cittadina di Faenza, in provincia di Ravenna, hanno spinto il sindaco Massimo Isola a prendere decisioni inedite per garantire la sicurezza dei propri cittadini. Con un intervento diretto e senza attendere le consuete autorizzazioni, il Comune annuncia il via ai lavori per la messa in sicurezza del torrente Marzeno, accompagnato da un significativo sostegno economico ai nuclei familiari colpiti da eventi calamitosi.

La decisione del sindaco di Faenza

In una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Isola comunica l’immediata iniziativa del Comune, meditando un aiuto concreto per le famiglie che hanno subìto almeno due alluvioni nell’ultimo anno e mezzo. Il contributo a fondo perduto di diecimila euro per ogni nucleo familiare rappresenta un gesto tangibile volto a alleviare le difficoltà e il senso di abbandono delle persone colpite. Secondo il sindaco, la giunta si sta assumendo la responsabilità di interventi che normalmente spettano ad altre amministrazioni, avvertendo la crescente frustrazione degli abitanti da un lato e la lentezza burocratica dall’altro.

Il primo cittadino non usa mezzi termini, affermando che “mentre altri ancora discutono noi faremo un pezzo di ciò che serve ai nostri concittadini”. Con un forte richiamo alla coscienza civica, Isola afferma di essere pronto a una “disobbedienza istituzionale”, un’iniziativa che riflette non solo la determinazione, ma anche l’urgenza necessaria per affrontare una crisi che ha reso molti residenti vulnerabili.

La risposta delle istituzioni regionali

Nelle stesse ore in cui Faenza annunciava i suoi piani, la presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, si trovava in una riunione cruciale con il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario alla ricostruzione. Il tema centrale dell’incontro è stato la realizzazione di opere urgenti per affrontare il disastro ambientale che ha colpito la regione. Durante il suo intervento in Assemblea legislativa, Priolo ha sottolineato la necessità di un impegno senza precedenti, in termini di risorse e di capacità operativa, per garantire tempi di attuazione brevi in un contesto di urgenza.

La presidente ha inoltre fatto appello al governo affinché metta a disposizione fondi, avvertendo che le risorse attualmente disponibili sono esaurite. Il tono di Priolo è stato di critica aperta nei confronti dell’esecutivo, denunciando la mancanza di risorse umane all’agenzia regionale di ricostruzione. Le sue parole hanno toccato anche il tema della governance, promettendo un’attenzione maggiore al lavoro del commissario Figliuolo e del suo team, che dovrebbero operare direttamente nelle zone colpite piuttosto che da Roma.

Un dibattito acceso in Assemblea legislativa

L’argomento della ricostruzione e della sicurezza ha scatenato un acceso dibattito all’interno dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola, che si è svolto in un clima teso in vista delle prossime elezioni regionali di novembre. Il candidato di centrosinistra Michele de Pascale ha lanciato un monito durante il dibattito, avvertendo che l’attuale situazione di conflitto tra le istituzioni ha creato un profondo malcontento tra i cittadini. Queste polemiche si aggiungono al contesto preoccupante, dove le famiglie colpite dalle recenti alluvioni stanno affrontando sfide straordinarie per la propria sicurezza e quella dei propri beni.

La combinazione di misure emergenziali messe in atto da Faenza e le critiche alla governance regionale solleva interrogativi significativi sul futuro della ricostruzione e sulla capacità delle istituzioni di fornire ristoro e sicurezza ai cittadini. La comunità di Faenza, che ha già affrontato tre alluvioni in un periodo di tempo così breve, sta lanciando un chiaro segnale: l’urgenza di agire può superare le tradizionali vie burocratiche nel tentativo di mettere in sicurezza la vita dei propri abitanti.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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