Le recenti indagini condotte dal 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Torino della Guardia di Finanza hanno portato alla luce un giro d’affari illegale nel settore odontoiatrico. Tre studi dentistici sono stati chiusi nel mese di aprile, rivelando la presenza di falsi dentisti che, sotto l’illusione di tariffe vantaggiose, avevano attratto un notevole numero di pazienti. Le attività illecite di questi soggetti hanno sollevato preoccupazioni riguardo la sicurezza delle cure fornite e il rispetto delle normative professionali.
L’operazione della Guardia di Finanza
L’inizio delle indagini
Le indagini sono state avviate grazie a segnalazioni di pazienti sospettosi dei prezzi molto bassi praticati dai tre studi dentistici. Grazie a un monitoraggio attento, gli agenti della Guardia di Finanza hanno identificato comportamenti sospetti e hanno iniziato a raccogliere prove. Già nel mese di aprile, i primi risultati hanno portato alla chiusura di queste attività, che operavano con licenze non valide e apprendisti non qualificati. La chiusura dei tre studi è risultata solo l’inizio di un’operazione più complessa.
L’evasione delle autorità
Uno dei falsi dentisti ha tentato di rimanere attivo nonostante il sequestro. Affrontando le conseguenze legali, ha deciso di riorganizzarsi sotto una nuova società di capitali che si presentava come una clinica poliambulatoriale. Anche con un direttore sanitario ufficialmente a bordo, il soggetto ha continuato a esercitare l’attività odontoiatrica in modo illegale. La carenza di autorizzazioni adeguate e la pratica dell’odontoiatria senza le competenze richieste hanno fatto sì che questa operazione fosse ulteriormente complicata.
Un quadro allarmante di illegalità
Pratiche mediche non autorizzate
Le indagini hanno rivelato un aspetto ancora più inquietante: oltre all’esecuzione di trattamenti dentali non certificati, i falsi dentisti rilasciavano anche certificati medici. Questi documenti, contenenti prescrizioni di farmaci, portavano il timbro di un medico ignaro della situazione, regolarmente iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Torino. L’utilizzo fraudolento della sua firma rappresenta una violazione grave delle normative sanitarie e professionali.
L’analisi della documentazione sequestrata
L’analisi approfondita della documentazione sequestrata ha rivelato dettagli scottanti sull’operato dei falsi dentisti. I Finanzieri hanno esaminato le agende con i nomi dei pazienti e le somme versate per i trattamenti. Da queste informazioni è emerso che l’attività illecita potrebbe aver fruttato circa un milione di euro solo nel corso del 2023. Queste entrate non dichiarate saranno oggetto di ulteriori indagini amministrative da parte delle autorità competenti, con l’intento di implementare eventuali misure di tassazione.
Prospettive future
L’operazione della Guardia di Finanza ha messo in luce l’urgenza di monitorare e disciplinare le attività odontoiatriche in modo più stringente. I risultati delle indagini evidenziano non solo l’importanza di garantire la professionalità nel settore, ma anche la necessità di proteggere i pazienti da pratiche illegali e rischiose. Le autorità continueranno a seguire il caso, investigando ulteriormente le reti di attività fraudolente e monitorando altre possibili aperture di studi dentistici senza le dovute certificazioni.
Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Donatella Ercolano