Un pomeriggio di venerdì 28 marzo ha visto protagonista via Don Sapino, in prossimità del cimitero generale, per un episodio che ha colto nel segno un gruppo di residenti. Verso le ore 15:00, una segnalazione al numero unico di emergenza 112 ha messo in moto le procedure di riscontro su quanto segnalato da alcuni passanti. Questi ultimi hanno notato un oggetto che sembrava una cassaforte abbandonata in una bealera, portando così a un intervento immediato delle forze dell’ordine.
L’intervento dei Carabinieri
Grazie all’allerta ricevuta, i Carabinieri della Compagnia di Venaria si sono recati rapidamente sul luogo della segnalazione. Gli agenti hanno istruito l’interdizione al traffico dell’intera arteria stradale, una misura necessaria per garantire la sicurezza di tutti i presenti e per facilitare le operazioni di verifica in corso. Questo intervento ha richiamato l’attenzione dei media locali e dei residenti, creando un clima di tensione, nonostante – come si sarebbe rivelato in seguito – il pericolo fosse minimo.
Il ruolo dei Vigili del Fuoco
La situazione ha richiesto anche il supporto dei Vigili del Fuoco, con particolare riferimento al nucleo SAF , una squadra specializzata nel recupero di oggetti in ambienti difficili e angusti. Gli operatori sono stati mobilitati per esaminare la pesante struttura in ferro, contribuendo alle operazioni di recupero in modo professionale e tempestivo. Questo intervento da parte dei Vigili del Fuoco è stato fondamentale per assicurare che la situazione non degenerasse e che tutte le operazioni fossero svolte nel rispetto delle procedure di sicurezza.
Scoperta finale: un peso in più, nessun pericolo
Il lavoro congiunto delle forze dell’ordine ha portato alla conclusione che l’oggetto in questione non fosse affatto una cassaforte ma semplicemente una pesante struttura metallica. Gli agenti hanno affermato che l’elemento trovato nel canale era stato abbandonato per motivi che rimangono, per il momento, sconosciuti. Questo ha portato a un vero e proprio caso di falso allarme, che ha richiesto ore di lavoro e il coinvolgimento di più unità operative.
Indagini in corso
Le indagini sono ora affidate ai Carabinieri, che stanno cercando di rintracciare il responsabile dell’abbandono della struttura. Si considera la possibilità di fare chiarezza sulla questione, indagando non solo sulla provenienza dell’oggetto ritrovato, ma anche sul perché sia stato gettato nel canale. Questa incognita potrebbe risolvere il mistero legato ad una situazione che inizialmente ha destato preoccupazione tra i cittadini.
Dopo le verifiche e il recupero della struttura, via Don Sapino è stata prontamente riaperta al traffico, ripristinando la normalità in una zona che per diverse ore aveva vissuto attimi di tensione e attesa.