Falso fisioterapista denunciato a Genova: sequestrati macchinari e 17 mila euro

Falso fisioterapista denunciato a Genova: sequestrati macchinari e 17 mila euro

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Falso fisioterapista denunciato a Genova: sequestrati macchinari e 17 mila euro - Gaeta.it

Le autorità di Genova hanno condotto un’importante operazione di vigilanza nella sanità, denunciando un uomo di 54 anni per esercizio abusivo della professione di fisioterapista. Questa vicenda mette in luce i rischi connessi alla salute pubblica quando individui privi delle necessarie qualifiche professionali si intrufolano nel settore sanitario. L’indagine ha portato al sequestro di attrezzature mediche e ingenti somme di denaro contante, evidenziando l’urgente necessità di controlli nel campo delle professioni sanitarie.

Le indagini della Guardia di Finanza

Dinamiche della segnalazione

La denuncia a carico del 54enne è scaturita da un’attività di monitoraggio attuata dalla Guardia di Finanza, che ha ricevuto segnalazioni su presunti casi di esercizio abusivo della professione sanitaria. In risposta a queste segnalazioni, gli investigatori hanno attivato una serie di osservazioni e riscontri, che hanno confermato l’assenza di titoli validi del denunciato. L’uomo ha infatti operato come fisioterapista nel suo studio privato, inducendo in errore i pazienti riguardo la sua preparazione professionale.

Modalità operative e intervento della Finanza

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno portato gli investigatori a effettuare una perquisizione approfondita presso il suo studio, durante la quale sono emerse irregolarità significative. Gli agenti hanno documentato una serie di trattamenti effettuati dall’uomo, che andavano oltre le sue reali competenze, mettendo così a rischio la salute dei suoi pazienti. Utilizzando apparecchiature professionali, alcuni di cui particolarmente complessi, il soggetto ha tentato di giustificare le sue attività, malgrado la mancanza di qualsiasi qualifica.

Attrezzature e beni sequestrati

Sequestro di macchinari e strumenti

Nel corso dell’operazione, le forze dell’ordine hanno proceduto al sequestro di ben nove macchinari destinati all’uso fisioterapico, un chiaro indicatore della sua attività svolta a scopi remunerativi. Accanto ai macchinari, sono stati rinvenuti oltre venti strumenti medici tra i quali spiccano bisturi, otoscopi, stetoscopi e oftalmoscopi, evidenziando ulteriormente l’assoluta improprietà dell’operato del 54enne.

La somma in denaro e le implicazioni legali

In aggiunta al materiale medico, le autorità hanno anche sequestrato una somma considerevole di 17 mila euro in contante, un aspetto che non solo conferma la natura commerciale delle sue attività, ma solleva interrogativi sulle modalità di guadagno di chi opera al di fuori delle normative di legge. Parte di questa somma potrebbe essere stata frutto di prestazioni erogate senza alcun valido titolo.

L’ammissione delle accuse

L’interrogatorio e la posizione dell’indagato

Durante l’interrogatorio, il finto fisioterapista ha ammesso le accuse, offrendo una confessione che potrebbe avere ripercussioni significative sul suo futuro legale. Questa ammissione, facilitate dalle stesse risultanze investigative, ha aperto la strada a ulteriori indagini e possibili azioni penali nei suoi confronti.

Riflessioni sulle conseguenze di tali attività illecite

La vicenda non solo solleva preoccupazioni per la sicurezza dei pazienti, ma ricorda anche l’importanza delle qualifiche professionali nel settore sanitario. Professionisti non certificati possono creare gravi problemi che vanno ben oltre il semplice esercizio illegittimo di una professione e coinvolgono direttamente la salute e il benessere dei cittadini. Le autorità competenti continuano nel loro impegno per garantire la legalità e la sicurezza nel settore della salute pubblica.

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