Una lettera importante è stata recentemente inviata ai massimi vertici dello Stato italiano per sollevare una questione delicata legata alla famiglia Mollicone, protagonista di un drammatico caso giudiziario. La missiva, firmata da Bianca Maria Ferrante, si è rivolta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al fine di chiedere un intervento per evitare che Consuelo Mollicone venga costretta a sostenere le spese legali dopo la recente sentenza di assoluzione degli imputati nel processo.
Una Situazione Inaccettabile
Bianca Maria Ferrante esprime la propria indignazione riguardo alla decisione dei giudici di condannare la sorella di Serena Mollicone al pagamento delle spese processuali in seguito all’Appello che ha ribadito l’assoluzione degli imputati. La famiglia Mollicone è stata duramente colpita dalla tragedia, con Consuelo che si trova a fronteggiare la vita da sola dopo la perdita dei genitori e della sorella in un omicidio ancora irrisolto.
Il Diritto alla Giustizia e alla Dignità
In un contesto così delicato e toccante, Ferrante solleva in maniera netta e inequivocabile la questione dell’equità e della solidarietà nei confronti di Consuelo Mollicone. La giovane donna, costretta a vivere con il peso di una tragedia senza colpe e senza giustizia, dovrebbe essere al centro di un sostegno morale e civile, anziché essere ulteriormente onerata da spese legali ingiuste e vessatorie.
L’Appello alla Sensibilità e alla Compassione
Bianca Maria Ferrante sottolinea la necessità di porre fine a un paradosso assurdo, in cui una famiglia provata da un dolore indicibile viene ulteriormente colpita da decisioni legali che appaiono prive di umanità e di buon senso. È urgente riconoscere il diritto di Consuelo Mollicone a essere risarcita per il vuoto e il dolore che l’hanno segnata profondamente, trasformando irrimediabilmente il corso della sua esistenza e dei suoi progetti per il futuro.
Solidarietà e Giustizia per la Famiglia Mollicone
La vicenda della famiglia Mollicone rappresenta un monito alla società nel suo complesso, un richiamo alla necessità di rispettare la dignità, il dolore e i diritti delle vittime di tragedie ingiuste e irrisolte. L’appello di Bianca Maria Ferrante mira a ristabilire un equilibrio fondamentale, a difendere la giustizia e la solidarietà come valori imprescindibili di una società umana e compassionevole.