Federica Pellegrini e Demi Vollering parlano di ciclo mestruale e impatto sulla prestazione sportiva

Federica Pellegrini e Demi Vollering parlano di ciclo mestruale e impatto sulla prestazione sportiva

Federica Pellegrini sostiene Demi Vollering, che racconta l’impatto del ciclo mestruale sulle prestazioni alla Liegi-Bastogne-Liegi, aprendo un dibattito importante su ormoni, fatica e strategie nello sport femminile.
Federica Pellegrini E Demi Vol Federica Pellegrini E Demi Vol
L'articolo affronta il tema del ciclo mestruale nello sport femminile, evidenziando la testimonianza della ciclista Demi Vollering e il sostegno pubblico di Federica Pellegrini, per promuovere un dialogo aperto su come gli ormoni influenzino le prestazioni atletiche. - Gaeta.it

Nel mondo dello sport, anche le questioni legate al ciclo mestruale cominciano a trovare spazio e a essere affrontate apertamente. Dopo anni di silenzio o reticenza su questo argomento, Federica Pellegrini ha mostrato sostegno pubblico alla ciclista Demi Vollering, aprendo così una discussione importante sul rapporto tra ormoni e prestazioni atletiche.

Il ruolo del ciclo mestruale nelle prestazioni sportive femminili

Demi Vollering, atleta olandese del team FDJ-Suez, ha rivelato come il ciclo mestruale abbia condizionato la sua partecipazione alla gara Liegi-Bastogne-Liegi, disputata domenica 27 aprile. Questa classica Monumento è particolarmente impegnativa e Vollering, già vincitrice nel 2021 e nel 2023, ha dovuto affrontare condizioni fisiche difficili che hanno limitato la sua performance.

La difficoltà fisica e ormonale

Dal racconto della ciclista emerge che sintomi legati ai cambiamenti ormonali, come un aumento della temperatura corporea, hanno influito sulla capacità di resistenza. Ai microfoni di Wielerflits, Vollering ha spiegato “di aver faticato a muovere le gambe, sentendo il corpo affaticato nonostante l’impegno totale.” La fatica non è stata solo fisica ma soprattutto legata a quei giorni del ciclo in cui il corpo risponde in modo diverso. Il terzo posto ottenuto, quindi, è stato un risultato raggiunto nonostante le difficoltà che il ciclo mestruale ha imposto.

Questa testimonianza non è frequente nel campo sportivo, dove spesso questo tema viene ignorato. Ma il corpo femminile risponde in modo variabile ai cambiamenti ormonali, con possibili riflessi sulla forza, la resistenza e la temperatura corporea. Riconoscere queste dinamiche può aiutare atlete e allenatori a gestire meglio la preparazione e la strategia di gara secondo il momento del ciclo.

Federica pellegrini e il gesto di supporto alla discussione aperta

Federica Pellegrini, campionessa del nuoto italiano, ha usato i social per mostrare vicinanza a Demi Vollering. Ha postato un emoji che rappresenta una goccia di sangue, segno chiaro e diretto per richiamare l’attenzione su un argomento spesso ancora tabù. Il gesto di Pellegrini ha rilanciato la conversazione pubblica sugli effetti del ciclo mestruale sulla performance sportiva.

Il valore del supporto pubblico

Attraverso questa azione, si sottolinea come le atlete professioniste, anche a livelli altissimi, vivano questa realtà e vogliano parlarne senza riserve. “Non è solo una questione di salute personale ma anche di trasparenza e supporto tra sportive.” Il riconoscimento di questo aspetto può portare a un approccio più attento nel monitorare i picchi di forma e i momenti di sacrificio, con programmi di allenamento e recupero calibrati sulle esigenze specifiche del corpo femminile.

L’intervento pubblico di Federica Pellegrini appare come un segnale significativo nel mondo dello sport italiano e internazionale. Essa contribuisce a rompere l’omertà e a dare voce a un tema che può influire direttamente sui risultati delle competizioni.

La gara liegi-bastogne-liegi e l’influenza delle condizioni meteo sul ciclo

La Liegi-Bastogne-Liegi del 27 aprile 2025 ha visto competere alcune delle migliori cicliste al mondo, con una giornata caratterizzata da temperature elevate. Kim Le Court, della squadra AG Insurance – Soudal Team, ha conquistato il primo posto, mentre Demi Vollering si è fermata al terzo piazzamento.

Fattori esterni e fisiologia

Le condizioni climatiche hanno giocato un ruolo nel rendimento degli atleti, soprattutto in chi come Vollering ha segnalato un aumento della temperatura corporea legato al ciclo mestruale. Questo ha reso ancora più impegnativa la prova, in una gara di resistenza che richiede una gestione ottimale delle energie e della fisiologia.

Il confronto tra squadre e la gestione delle performance in presenza di fattori ambientali sfavorevoli sono questioni note in ciclismo. L’aggiunta di variabili legate al ciclo mestruale offre una chiave di lettura più complessa e richiede una maggior attenzione. Atlete, allenatori e staff stanno valutando come integrare procedure di monitoraggio che considerino anche questi aspetti, per evitare spiacevoli sorprese in gara.

La testimonianza resa pubblica da Vollering pone l’attenzione su come i giorni del ciclo possano alterare la risposta all’allenamento e evidenzia la necessità di strategie specifiche per affrontare le diverse fasi ormonali in relazione anche alla stagione e alle condizioni esterne.

Lo sviluppo di un dialogo aperto sul tema ciclo mestruale e sport

Il racconto di Demi Vollering e il sostegno espresso da Federica Pellegrini aprono spazi per un confronto più ampio nel mondo sportivo. Da anni si parla di come alcune discipline e federazioni evitino o minimizzino l’impatto del ciclo femminile sulle prestazioni, senza offrire strumenti adeguati alle atlete.

In Italia e all’estero aumentano le iniziative che puntano a far emergere quest’aspetto, affiancando alla preparazione fisica un’attenzione più precisa verso il benessere ormonale. Medici sportivi, fisiologi e tecnici valutano protocolli che considerino gli sbalzi ormonali e i loro effetti sul corpo durante l’attività intensa.

Il beneficio della trasparenza

Discutere del ciclo mestruale senza imbarazzi e portare esempi concreti, come quello di Vollering, dà maggior consapevolezza alle ragazze in crescita e alle professioniste. Lo sport femminile, benché abbia fatto passi in avanti, deve affrontare temi molto umani che incidono sulle giornate di gara e sugli allenamenti quotidiani.

Questa nuova attenzione potrebbe promuovere cambiamenti nel modo in cui si valuta la forma atletica, nelle strategie di alimentazione e nei programmi di recupero. Infine, la consapevolezza collettiva potrà migliorare la qualità della competizione, tutelando la salute di chi sceglie lo sport come professione.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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