La decisione di Fedrigoni di uscire dal mercato della carta per ufficio ha suscitato preoccupazione nella comunità di Fabriano e tra i dipendenti dell’azienda. La scelta strategica dell’AD Marco Nespolo, comunicata durante un incontro con i sindacati, prevede un licenziamento collettivo che coinvolgerà 195 lavoratori. Nonostante questo passo, l’azienda ha ribadito la sua intenzione di mantenere e potenziare la propria presenza nelle Marche e nel settore della carta attraverso il brand Fabriano, noto a livello mondiale.
La scelta strategica di Fedrigoni
Fedrigoni, azienda storica nel settore della produzione di carta, ha recentemente annunciato l’intenzione di abbandonare il business della carta per ufficio. Questa decisione non nasce da una situazione di crisi, ma piuttosto da una ristrutturazione strategica mirata a concentrare le risorse su settori più profittevoli e con maggiore potenziale di crescita. La produzione di carta per ufficio non sembra più essere allineata con gli obiettivi di lungo termine dell’azienda, portando così alla difficile decisione di interrompere questa linea di prodotto.
L’incontro con i rappresentanti sindacali, tenutosi a Fabriano, ha chiarito che questa mossa porterà alla procedura di licenziamento collettivo per un numero significativo di lavoratori, ben 195, che si occupano di produzione, manutenzione e gestione dei materiali. Il processo di dismissione della produzione di carta per ufficio è previsto per il 1 gennaio 2025 e include anche il personale della società Giano, che vedrà la sua attività chiusa definitivamente.
Gli impatti sul tessuto occupazionale di Fabriano
La decisione di Fedrigoni ha sollevato preoccupazioni non solo tra i dipendenti direttamente interessati, ma anche tra i membri della comunità locale, che vedono nelle scelte aziendali un possibile impatto negativo sull’occupazione e sull’economia della zona. Fabriano, città storicamente legata alla carta e all’industria, ha vissuto nel corso degli anni le conseguenze delle trasformazioni economiche e tecnologiche, e questa ultima decisione segna un altro capitolo nella sua evoluzione.
I 195 lavoratori che saranno coinvolti da questa ristrutturazione si troveranno ad affrontare un periodo di incertezze, con l’inevitabile necessità di cercare nuove opportunità professionali. L’amministrazione locale e i sindacati stanno già cercando di attuare strumenti e iniziative per supportare i lavoratori in questa transizione, offrendo orientamento professionale e possibilità di riqualificazione.
Il rischio è quello di ridurre ulteriormente la già fragile situazione occupazionale della città , dove l’industria della carta ha storicamente rappresentato una delle principali fonti di lavoro. Le autorità locali e i sindacati sono vigili e attivi nel monitorare la situazione per garantire che il supporto necessario venga messo in atto.
L’impegno di Fedrigoni per la città di Fabriano
Nonostante la decisione di uscire dal settore della carta per ufficio, Fedrigoni ha comunque dichiarato di voler continuare a investire sulla città di Fabriano e sul suo patrimonio industriale. L’azienda intende mantenere una forte presenza nel settore della carta artistica e di alta qualità , riadattando la produzione alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
L’AD Marco Nespolo ha specificato che la volontà di Fedrigoni è quella di consolidare il brand Fabriano, noto a livello globale, e di puntare su progetti che possano portare avanti il valore artigianale e l’innovazione nel settore. Attraverso questi investimenti, l’azienda mira a creare nuove opportunità di sviluppo, in modo da non disperdere il know-how accumulato nel corso degli anni e mantenere viva la tradizione cartaria che ha reso Fabriano un nome conosciuto ed apprezzato nel mondo.
Il futuro della città e dei suoi lavoratori potrebbe quindi prendere un corso diverso, sebbene gli attuali licenziamenti rappresentino una sfida significativa. È un momento cruciale per Fedrigoni e per Fabriano, dove l’esito di queste trasformazioni avrà ripercussioni durature sulla comunità e sul settore industriale locale.
Ultimo aggiornamento il 3 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano