La capitaneria di porto di Civitavecchia ha bloccato una nave mercantile di bandiera portoghese dopo un’ispezione approfondita durata oltre sette ore. Le verifiche hanno messo in luce diverse violazioni delle norme internazionali di sicurezza, con conseguenze immediate per la navigazione dell’imbarcazione. Questo intervento si inserisce nell’attività quotidiana di controllo che mira a garantire il rispetto delle regole nei porti laziali, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza del naviglio mercantile.
dettagli sull’ispezione e caratteristiche della nave fermata
L’azione della capitaneria ha riguardato una nave lunga 130 metri, con una stazza di 7.532 tonnellate e costruita nel 2007. Il controllo, eseguito dal personale specializzato nella sicurezza della navigazione, ha messo in evidenza molteplici difetti rilevanti. L’equipaggio infatti non risultava adeguatamente formato, con evidenti lacune sul piano addestrativo. Sul piano tecnico, la situazione più critica è emersa all’interno della sala macchine.
I controlli hanno evidenziato mancanze gravi nei sistemi di prevenzione antincendio, elementi fondamentali per la sicurezza sia dell’equipaggio sia della nave stessa. Al di là di questo, sono emerse deteriorate condizioni di manutenzione su impianti chiave, come i motori diesel. A destare preoccupazione sono state le perdite di gasolio, segnale di inefficienza e possibile rischio ambientale. Inoltre, alcune valvole di sicurezza, indispensabili per arrestare l’erogazione di carburante in situazioni di emergenza, risultavano parzialmente non funzionanti. Complessivamente, gli ispettori hanno rilevato 18 deficienze da correggere prima di poter concedere la partenza dell’imbarcazione.
implicazioni del fermo e controlli del port state control
La decisione di bloccare la nave è in linea con la prassi di vigilanza del Port State Control , il sistema europeo e internazionale che autorizza o vieta l’uscita di navi straniere dai porti nazionali in base al rispetto delle normative di sicurezza e ambiente. La presenza di più di una decina di irregolarità ha richiesto un intervento immediato per assicurare che non vi fossero rischi prima di riprendere la rotta.
Gli ispettori della guardia costiera incaricati dal PSC dovranno tornare a bordo per verificare che tutte le anomalie vengano sanate completamente. Solo al superamento di questi controlli la nave potrà lasciare il porto di Civitavecchia. Questo caso è particolarmente significativo perché rappresenta il secondo fermo di una nave straniera rilevato nel territorio laziale da inizio anno.
quadro generale sulle ispezioni delle navi straniere nei porti laziali
Il blocco della nave portoghese si inserisce nel contesto di un’attività intensificata di monitoraggio e controllo del naviglio mercantile. Da gennaio a oggi sono state ispezionate 20 unità straniere, selezionate attraverso criteri internazionali al fine di sorvegliare lo stato di sicurezza, e due sono state fermate per irregolarità serie.
Queste operazioni sono parte del memorandum di Parigi, un accordo internazionale che coinvolge vari stati nel controllo e nella regolazione delle navi che transiteranno nei loro porti. L’obiettivo è evitare rischi di incidenti, inquinamenti o altri problemi legati a carenze di sicurezza, prevenendo così danni sia per l’ambiente sia per le persone a bordo.
Il monitoraggio permette di individuare precocemente le situazioni pericolose e di richiedere interventi necessari, garantendo così che nel Mediterraneo e nei mari circostanti circolino solo navi che rispettano standard validi a livello globale. La capitaneria di porto di Civitavecchia continua quindi a svolgere un ruolo fondamentale nella tutela della navigazione e della sicurezza marittima sul territorio laziale.