Un evento di grande rilevanza ha avuto luogo a Fermo, dove si è svolto il seminario “Lavoro e formazione: risultati, prospettive e opportunità delle politiche finanziate FSE+“, il quarto di una serie avviata in altre città marchigiane come Fano, Ancona e Macerata. Questo incontro, tenutosi presso la Sala del Consiglio della Provincia, ha rappresentato una piattaforma di discussione sui risultati delle misure implementate dalla Regione Marche in ambito lavorativo e formativo. Con un focus particolare sul sostegno all’imprenditoria, sulla realizzazione di borse lavoro e di ricerca, oltre ai progetti formativi, il seminario ha analizzato i risultati dei bandi già attivi e le attese per futuri sviluppi finanziati con fondi europei, nazionali e locali.
L’importanza delle politiche attive del lavoro
L’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, ha sottolineato quanto queste politiche siano fondamentali. Le misure attuate hanno infatti assistito una vasta gamma di destinatari, dalle aziende ai disoccupati, fino ai giovani neolaureati, grazie a misure concrete. Tra queste si citano la creazione di nuove imprese, le borse lavoro e di ricerca, le botteghe scuola e i piani aziendali per migliorare l’equilibrio tra vita lavorativa e personale. Attraverso questo seminario, la Regione ha anche avviato un primo bilancio dell’uso dei fondi del Fondo Sociale Europeo dal 2022 a oggi, recuperando un format collaudato nel passato durante i Patti territoriali previsti dal Programma Gol. Questo insieme di iniziative ha portato la Regione Marche a collocarsi in posizione di leader a livello nazionale nell’uso rapido e efficace dei fondi europei.
I dati sui progetti avviati nella provincia di Fermo
In Fermano, la situazione mostra investimenti significativi: sono stati impiegati 947.268 euro per 157 progetti di borse lavoro, di cui 65 destinati a borghi storici, evidenziando così l’importanza del rilancio di queste aree per la Regione. Un ulteriore impegno di 593.291 euro è stato dedicato a 57 progetti di borse di ricerca, con 30 di queste iniziative situate nei borghi storici. Le botteghe scuola, che si configurano come un’altra forma di supporto, hanno ricevuto 28.032 euro per 3 progetti, di cui 2 anch’essi nei borghi storici. Infine, sono stati destinati ben 2.880.000 euro alla creazione d’impresa, che ha dato vita a 216 progetti, di cui 90 realizzati nei borghi, includendo anche un progetto di Startup e 79.170 euro per 18 tirocini presso gli uffici giudiziari.
Misure regionali e impatti sul mercato del lavoro
L’assessore Aguzzi ha spiegato che le principali misure adottate in questa cornice hanno visto le borse lavoro ricoprire il 41,9% delle risorse, seguite dalla creazione d’impresa al 35% e dalle borse di ricerca che incidono per il 14,66%. Queste misure hanno consentito di avviare 1.046 nuove imprese e di finanziare circa 1.700 esperienze formativo-professionali, essenziali per l’inserimento di disoccupati nel mercato del lavoro. Analizzando i dati economici, si parla di un totale liquidato di 21.515.166 euro, su un impegno complessivo di 29.851.588 euro. Nello specifico, per le borse lavoro sono stati investiti 7,4 milioni, con 3,7 milioni già liquidati; per le borse di ricerca, su 4,7 milioni impegnati, 2 sono già stati liquidati, mentre per la creazione d’impresa quasi tutti i 13,6 milioni previsti sono stati nel frattempo disposti.
Prospettive per il futuro del lavoro nella Regione
Guardando avanti al 2025, la Regione ha delineato nuove iniziative, come incentivi per le assunzioni aziendali, stabilizzazione di contratti precari e formazione continua per i lavoratori attualmente occupati. Inoltre, sarà attivato il Fondo Nuovo Credito, che erogherà prestiti a tasso zero per le startup, supportando anche quelle che hanno già beneficiato di aiuti a fondo perduto. Le finestre di bandi pluriennali FSE+ sono pronte a rinnovarsi, puntando su borse lavoro, borse di ricerca, botteghe scuola e misure di sostegno alla creazione d’impresa. Un’importante novità riguarderà i progetti per il reinserimento lavorativo di donne che hanno affrontato patologie tumorali, replicando le iniziative già promosse con successo in passato.
Momenti significativi del seminario
Il seminario ha anche dato spazio a significative testimonianze di chi ha beneficiato delle misure regionali, rappresentando un’opportunità di ascolto per le necessità locali. Oltre all’assessore Aguzzi, il dibattito ha visto interventi di figure istituzionali come Roberta Maestri, direttore del Dipartimento Politiche sociali, lavoro, istruzione e formazione, e Michele Rocchi, dirigente del Settore Servizi per l’Impiego e politiche del lavoro. A chiudere gli interventi, il presidente della Provincia di Fermo, Massimo Ortenzi. Il prossimo appuntamento del ciclo di seminari è fissato per venerdì 14 marzo, ad Ascoli Piceno, dove si continuerà a dialogare e definire il futuro delle politiche di lavoro e formazione nella Regione.