Dal 29 novembre all’1 dicembre, Ferrara si prepara ad accogliere Onde Sonore, un innovativo festival che celebra l’educazione alla musica. Quest’evento offre ben sedici performance gratuite in sette locali della città, coinvolgendo una trentina di artisti, tra cui gruppi musicali, cori, ensemble e orchestre. Promosso da Assonanza, l’Associazione delle scuole di musica dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Cattedra Unesco di Educazione, crescita e uguaglianza dell’Università di Ferrara, il festival gode del supporto della Regione e del patrocinio della Commissione Nazionale Unesco. Ogni appuntamento mira a unire ascolto e apprendimento, creando un’occasione per riflessioni e connessioni tra diverse forme artistiche.
Un programma ricco di eventi e collaborazioni
Il festival non si limita a presentare concerti musicali, ma propone un programma multidisciplinare che integra l’alfabeto delle note con altri linguaggi espressivi. Durante le tre giornate, i partecipanti potranno seguire laboratori, performance e spettacoli che esplorano il legame tra musica, narrazione, teatro, arte figurativa e cortometraggio. La direzione artistica è affidata a Mirco Besutti, un noto musicista e presidente dell’Associazione italiana delle scuole di musica. Besutti sottolinea l’importanza di questo festival come un’opportunità per promuovere la musica come strumento di crescita e interazione sociale.
Un aspetto significativo del festival riguarda le sue finalità educative. Onde Sonore vuole stimolare nei giovani il desiderio di apprendere attraverso la musica e altre forme d’arte, non solo per il loro valore estetico, ma anche per il ruolo che rivestono nella formazione della cultura e della società. Il programma include eventi interattivi, ideati per coinvolgere attivamente il pubblico, incoraggiandolo a esplorare le meraviglie del mondo musicale in un ambiente aperto e inclusivo.
L’importanza del festival secondo le autorità accademiche
Il festival è sostenuto da figure chiave nel panorama educativo, come l’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Egli descrive Onde Sonore come “una grande festa dell’educazione musicale nelle scuole”, evidenziando il potere della musica come veicolo di comprensione e di pace. Secondo Bianchi, l’iniziativa rappresenta un’opportunità per instaurare un dialogo costruttivo tra le scuole italiane e per promuovere una cultura dell’apprendimento aperta, inclusiva e affettuosa.
Laura Ramaciotti, Rettrice dell’Università di Ferrara, sottolinea l’importanza dell’educazione artistica. L’iniziativa non solo celebra il linguaggio universale della musica, ma incoraggia anche la partecipazione e l’impegno in altre forme d’arte, come il teatro e l’arte visiva. Ramaciotti afferma che “educare all’ascolto è fondamentale per sviluppare un senso di reciprocità e apprezzamento delle differenze, in un mondo che ha sempre più bisogno di comprensione.”
Un incontro speciale in memoria di Alberto Manzi
La giornata finale del festival, domenica 1 dicembre, prevede un evento dedicato a Alberto Manzi, un educatore e maestro che ha lasciato il segno nella formazione di intere generazioni. Intitolato ‘Non è mai troppo tardi’, l’incontro si comporrà di parole e proiezioni in onore del centenario della nascita di Manzi. Questo evento si propone di riflettere sull’eredità formativa di Manzi e sull’importanza dell’educazione nelle sue molteplici forme, da quella musicale a quella letteraria.
Le attività previste all’interno di Onde Sonore offriranno un’opportunità per rivisitare il valore dell’educazione, non solo nella scuola, ma nella vita quotidiana. Gli organizzatori si augurano che il festival possa diventare un punto di riferimento per sviluppare una cultura musicale e artistica robusta e condivisa, trascendendo i confini della nostra regione.
Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Armando Proietti