Dal 22 marzo al 20 luglio, Ferrara si prepara a diventare il palcoscenico di una straordinaria esposizione dedicata all’universo femminile nella pittura dell’Ottocento e Novecento. Due maestri dell’arte europea, Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, saranno al centro di un evento che promette di incantare il pubblico con la bellezza, l’eleganza e le sfumature dell’immagine femminile, in grado di raccontare storie senza tempo.
Alphonse Mucha: il simbolo dell’Art Nouveau
Palazzo dei Diamanti renderà omaggio ad Alphonse Mucha, il celebre artista ceco, icona della corrente dell’Art Nouveau. Classe 1860, Mucha si distinse per il suo stile unico e inconfondibile che ha rivoluzionato il modo di intendere la grafica e la decorazione. La sua presenza nella vivace Parigi di fine secolo lo portò a diventare uno degli artisti più apprezzati, soprattutto per i suoi manifesti dedicati all’album di spettacoli dell’attrice Sarah Bernhardt. La sua poliedricità non conosceva confini: Mucha operava non solo come pittore, ma anche come illustratore, fotografo, scenografo, progettista d’interni, creatore di gioielli e packaging designer.
L’esposizione ferrarese metterà in mostra opere emblematiche che hanno segnato la carriera di Mucha, dando vita a un racconto inedito sulla sua straordinaria arte. Tra i capolavori esposti ci saranno “Reverie”, la serie “The Seasons”, “Gismonda”, “Médée” e “Job”. La mostra è curata da Arthemisia e Fondazione Ferrara Arte, in collaborazione con la Mucha Foundation, rendendo così omaggio alla grande influenza di Mucha nel panorama artistico internazionale. Nel 1904, al suo primo viaggio negli Stati Uniti, venne accolto dalla stampa come “il più grande artista decorativo del mondo”, riconoscimento che resterà scolpito nei titoli.
Giovanni Boldini: il maestro dei ritratti femminili
Accanto a Mucha, Giovanni Boldini, nato a Ferrara nel 1842 e scomparso a Parigi nel 1931, presenterà la sua visione del femminile. Come il collega ceco, Boldini trascorse gran parte della sua vita a Parigi, dove divenne famoso per i suoi ritratti di donne eleganti, immortalando l’alta società del suo tempo. Le sue opere trasmettono una fusione di glamour e intimità, rendendo ogni soggetto un’icona di grazia e stile.
Nell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti, il visitatore potrà ammirare una selezione raffinata di dipinti, disegni e incisioni dedicate al tema del ritratto femminile, proveniente dal Museo Giovanni Boldini, che si appresta a riaprire nel 2026 nei rinnovati spazi di Palazzo Massari. Tra i lavori esposti spiccano capolavori come “La signora in rosa” e “Fuoco d’artificio”, che offriranno un’interpretazione suggestiva della bellezza femminile. Saranno presenti anche studi rari di figure intere e volti di donne, arricchendo ulteriormente un percorso espositivo che fa della figura femminile il fulcro della sua narrazione.
Un’occasione imperdibile per scoprire l’arte
La mostra rappresenta un’importante opportunità per gli amanti dell’arte e della cultura di esplorare le opere di due artisti che, seppur con stili differenti, hanno celebrato il tema della femminilità con raffinata sensibilità e capacità narrativa. Ferrara, già culla del Rinascimento, si prepara a rivivere un’epoca straordinaria, in cui l’arte e la bellezza si intrecciano, promuovendo un legame profondo con il passato e un’ispirazione per il futuro. Questo evento si configura così come un viaggio visivo che non mancherà di affascinare e coinvolgere sia i ferraresi che i turisti, rendendo la visita un momento da non perdere.