Il tema della fertilità sta diventando sempre più urgente nel dibattito sociale e sanitario in Italia. Le coppie che affrontano problemi di infertiltà si trovano spesso sole e disinformate, creando difficoltà sia nel processo di ricerca di un figlio, che nella gestione emotiva e relazionale della situazione. La vice-presidente dell’associazione no profit Strada per un sogno Onlus, Stefania Tosca, ha recentemente affrontato queste criticità nel corso di un incontro a Roma, evidenziando la necessità di un supporto concreto e di un’informazione adeguata per capire e preservare la propria fertilità.
La diagnosi tardiva e la mancanza di consapevolezza
Una delle problematiche più evidenti che emerge nella discussione sull‘infertillità è la diagnosi tardiva. Molte coppie, spesso senza patologie preesistenti, iniziano a cercare una gravidanza dopo i 35 anni. Qui si inserisce un problema significativo: una parte della popolazione è poco informata riguardo le problematiche di fertilità. Secondo i dati forniti, il 45% delle coppie si presenta all’associazione senza avere le competenze necessarie per affrontare tale situazione. “Le coppie arrivano da noi totalmente disinformate e questo è un aspetto che non possiamo sottovalutare”, ha spiegato Tosca, sottolineando come l’informazione sia un primo passo fondamentale per affrontare il percorso della fecondazione assistita.
Strada per un sogno Onlus, attraverso colloqui e interazioni con medici e specialisti, punta a fornire informazioni precise e dettagliate. Questo è un intervento cruciale in una fase così delicata della vita di una coppia, dove la mancanza di conoscenze può far aumentare lo stress e il senso di isolamento. La comunicazione di questi temi deve quindi essere una priorità, affinché le coppie possano sentirsi supportate e meno sole di fronte a un cammino spesso difficile e complesso.
Ostacoli e sofferenze delle coppie infertili
Le difficoltà che le coppie infertili si trovano ad affrontare non sono solo legate agli aspetti fisici e medici, ma si estendono a questioni economiche, sociali e psicologiche. La vice-presidente ha evidenziato come la scoperta dell’infertiltà possa generare una crisi profonda nei rapporti interpersonali, non solo tra i partner, ma anche con amici e familiari. L’emotività negativa si riverbera in vari aspetti della vita quotidiana e può portare a situazioni di grande disagio. Si parla dunque della necessità di un sostegno non solo informativo, ma anche emotivo e psicologico per affrontare il percorso della fecondazione assistita.
L’associazione Strada per un sogno è attualmente l’unica realtà in Italia che offre assistenza alle coppie che intraprendono questo tipo di percorsi. Attraverso un sostegno mirato, l’associazione cerca di alleviare il peso psicologico che una diagnosi di infertiltà porta con sé, offrendo incontri e confronti tra pazienti e specialisti. La presenza di un supporto adeguato può fare la differenza e aiutare le coppie a navigare questa fase complicata.
Educare le giovani generazioni sulla fertilità
Uno degli aspetti cruciali che Tosca ha voluto evidenziare è l’importanza di educare le nuove generazioni sulla fertilità. Molti giovani, specie i ragazzi, non si sottopongono a controlli di salute regolari, il che porta spesso a diagnosi tardive di problematiche come l’aspermia. Allo stesso modo, le ragazze spesso non fanno attenzione ai segnali di condizioni come l’endometriosi. Una maggiore sensibilizzazione deve quindi partire dalla scuola e dalle famiglie, per sensibilizzare i giovani sull’importanza della salute riproduttiva.
“Devono essere avviati progetti politici a lungo termine che includano informazione e comunicazione sul tema, ma anche supporto economico”, ha commentato Tosca. La difficoltà economica è, infatti, un ulteriore motivo per cui molte coppie non riescono a mettere in pratica il desiderio di avere figli. Con l’entrata in vigore dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza , ci si aspetta un ticket uniforme su tutto il territorio nazionale, ma ci sono ancora molte incognite e non tutti possono permettersi il costo della procreazione assistita, che è molto elevato.
Cambiare il linguaggio per parlare di fertilità
Un altro aspetto su cui l’associazione sta lavorando riguarda la comunicazione e il linguaggio utilizzato nei racconti sull’infertiltà. Tosca ha ridefinito l’importanza di avere terminologie più accessibili e sensibili per trattare il tema, osservando come alcune parole possano risultare ferite per le coppie che affrontano situazioni di infertiltà. Da qui la necessità di un manifesto del linguaggio della fertilità, che possa guidare la comunicazione su questi temi verso un approccio più informativo e meno sensazionalista.
I media, in particolare, giocano un ruolo fondamentale: “Devono evitare di riportare solo storie emozionali di gravidanze straordinarie, ma fornire alla popolazione notizie e informazioni chiare e concrete”. Una comunicazione errata suscita aspettative irrealistiche e crea un divario tra chi sa e chi non sa, influenzando negativamente le coppie. È necessario quindi informare non solo le persone con problemi di fertilità, ma anche i giovani, affinché comprendano fin da subito quanto sia fondamentale prendersi cura della propria salute riproduttiva e dell’importanza di effettuare controlli.
La direzione futura richiede un impegno collettivo, che includa gli enti pubblici, le associazioni e i media, per informare e sostenere le coppie nel loro difficile percorso verso la genitorialità.
Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina