La commemorazione del 25 aprile a casa cervi di Gattatico si è svolta con una partecipazione imponente. La ricorrenza ha richiamato una grande folla, pronta a rinsaldare il legame con la storia della liberazione dal nazifascismo, con un richiamo forte al mantenimento della memoria e alla responsabilità delle nuove generazioni.
Una memoria che sopravvive da 80 anni
Albertina Soliani, presidente dell’istituto cervi, ha parlato dal palco di casa cervi a Gattatico di un’eredità storica che resta attuale e sentita. Secondo Soliani, i valori che scaturiscono dai fatti di 80 anni fa restano inalterati, vividi nel ricordo e nel desiderio di attesa della gente. L’eredità della resistenza e della lotta per la libertà è arrivata fino a oggi, trasmessa a una comunità ampia e consapevole.
La forza collettiva della resistenza
Ha ricordato che si tratta di una forza collettiva, fatta di popoli che riescono a determinare il corso degli eventi, e che la coscienza comune deve tenersi viva oltre il 25 aprile. Per Soliani, “i nuovi partigiani non sono solo figure del passato, ma chiunque oggi coltivi quei valori nel presente.” La responsabilità di preservare questo patrimonio morale e civile ricade sulle spalle di tutti, senza lasciar spazio allo scoraggiamento.
L’importanza della testimonianza diretta per le nuove generazioni
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ha sottolineato un aspetto cruciale legato al passaggio della memoria storica. Ha osservato che le future generazioni non potranno più avere il privilegio di incontrare chi ha vissuto direttamente la guerra e la resistenza. Questa consapevolezza rende ancora più prezioso il valore delle testimonianze raccolte e ascoltate in prima persona.
Ricordare per non dimenticare
De Pascale ha evidenziato che poter guardare negli occhi i protagonisti del passato ha rappresentato una condizione particolare da custodire con rigore. Ora, che questo legame si indebolisce, “si deve trovare un modo per ricordare e trasmettere quelle esperienze senza perdere il loro significato autentico.” La presenza a eventi come quello di casa cervi serve proprio a motivare questo impegno.
La partecipazione attiva alla festa della liberazione a Gattatico
L’evento del 25 aprile a casa cervi ha visto la partecipazione di migliaia di persone arrivate da diverse zone della regione. La festa è un momento di richiamo collettivo che unisce cittadinanza, istituzioni e associazioni attorno al tema della resistenza e della libertà. La cornice di casa cervi, luogo simbolo legato alla storia della famiglia partigiana Cervi, conferisce un significato particolare alla manifestazione.
Un invito all’impegno civile contemporaneo
Il richiamo alla memoria si accompagna a un invito esplicito a guardare all’impegno civile contemporaneo. La manifestazione non vuole essere solo un ricordo, ma un’occasione per ribadire valori di democrazia e giustizia. Lo svolgimento della festa nel 2025 conferma quanto rimanga attuale la necessità di stare attenti alla storia, per evitare che si ripetano errori passati.
L’apporto spirituale nel ricordo della liberazione
Nel corso della manifestazione, Albertina Soliani ha portato il saluto e il pensiero rivolto a Sua Santità. Ha parlato dell’eredità immensa lasciata, con un riferimento spirituale che accompagna l’evento civile e storico. Questo passaggio sottolinea come certi aspetti religiosi o morali continuino a influenzare e a rafforzare il senso di comunità collegato alla resistenza.
La dimensione etica della memoria
L’attenzione a questa dimensione offre un quadro più complesso, che abbraccia non solo la politica o la storia militare, ma anche la volontà di trasmettere un messaggio di speranza e di valore etico. In questo senso, la festa della liberazione si presenta come un appuntamento che coinvolge più piani dell’esperienza umana, consolidando il ruolo della memoria nella vita collettiva.