Festa di San Michele Arcangelo a Viterbo: il questore Silipo chiede coraggio e cittadinanza

La festa di San Michele Arcangelo a Viterbo ha unito autorità e cittadini, con il questore Silipo che ha sottolineato l’importanza di riconoscere il male per garantire giustizia e sicurezza.
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Festa di San Michele Arcangelo a Viterbo: il questore Silipo chiede coraggio e cittadinanza - Gaeta.it

La celebrazione della festa di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, ha avuto luogo oggi a Viterbo, un’occasione che ha visto la partecipazione di numerose autorità locali e cittadini. Durante la messa, officiata dal cappellano della questura, don Flavio Valeri, il questore di Viterbo, Luigi Silipo, ha pronunciato un’importante riflessione, richiamando l’attenzione sul tema del male e sulla necessità di riconoscerlo per poterlo sconfiggere.

Riconoscere il male per combatterlo

Il questore Silipo ha espresso il suo desiderio di ottenere forza attraverso l’intercessione di San Michele Arcangelo, affinché tutti possano imparare a riconoscere il male. “Oggi è il giorno di San Michele e io ogni volta guardando la sua immagine, in cui schiaccia il male e lo sconfigge, mi pongo sempre la stessa domanda”, ha dichiarato il questore. La sua riflessione si è concentrata sulla consapevolezza del male che permea la società e sull’importanza di avere il coraggio di affrontarlo.

Nel suo discorso, Silipo ha messo in luce un aspetto cruciale: molte volte, il male si presenta in forme che potrebbero passare inosservate, e non riconoscerlo significa non poter garantire giustizia e pace a coloro che ne soffrono. Questa mancanza di riconoscimento può avere conseguenze gravi non solo per le vittime, ma anche per l’intera comunità, che rischia di diventare complice attraverso l’indifferenza.

Il questore ha sollecitato i cittadini a riflettere su queste domande e a unirsi nella lotta per un ambiente più giusto e sicuro. Le parole di Silipo sottolineano l’importanza della vigilanza e della responsabilità collettiva nel riconoscere segnali di atti malevoli, invitando tutti a giocare un ruolo attivo nel garantire un ambiente migliore.

L’importanza del sostegno ai cittadini

Nel suo intervento, Silipo ha anche voluto esprimere un forte appello ai cittadini affinché si sentano orgogliosi della Polizia di Stato, sottolineando come gli agenti operino ogni giorno con dedizione e impegno per garantire la sicurezza della comunità. “A tutti i cittadini chiedo di essere orgogliosi della Polizia di Stato che vive per loro”, ha affermato il questore, evidenziando il legame tra la forza dell’ordine e la comunità.

Questa simbiosi è fondamentale per costruire un clima di fiducia e collaborazione. Il questore ha chiesto anche di perdonare eventuali errori che gli agenti possono commettere, invitando i cittadini a rimanere al fianco delle istituzioni per contribuire a un miglioramento continuo. Un messaggio che punta a rafforzare il senso di appartenenza e coesione nella città di Viterbo, dove la collaborazione tra i cittadini e la Polizia è essenziale per la sicurezza e il benessere di tutti.

Durante la celebrazione, erano presenti diverse autorità locali, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano, il presidente della provincia Alessandro Romoli, e alti ufficiali delle forze dell’ordine, a testimonianza del supporto istituzionale e dell’importanza della giornata.

Celebrazione e unità della comunità

La messa in onore di San Michele Arcangelo ha rappresentato non solo un momento di preghiera, ma anche un’occasione per promuovere il dialogo e il coinvolgimento tra diverse istituzioni e la cittadinanza. Con la partecipazione di figure importanti, quali il vice questore vicario Fabio Zampaglione, il comandante della compagnia dei carabinieri Felice Bucalo, e il comandante Luigi Falce della Guardia di Finanza, la celebrazione ha messo in evidenza il lavoro di squadra che caratterizza le forze dell’ordine.

Questa giornata è stata caratterizzata da momenti di riflessione e condivisione di valori fondamentali come la giustizia e la protezione del bene comune. La figura di San Michele, simbolo di lotta e protezione, è stata al centro di questo evento, sottolineando che la lotta contro il male è una battaglia da combattere ogni giorno, con il contributo di tutti.

Con l’invocazione di coraggio e determinazione, si è chiusa una giornata significativa per Viterbo, che ha rinnovato il proprio impegno a combattere le ingiustizie e sostenere le istituzioni, sottolineando così la vitalità e l’unità della comunità di fronte alle sfide del presente.

Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 da Armando Proietti

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