Il Duomo di Napoli ha accolto con fervore una solenne celebrazione in onore di San Gennaro, il santo patrono della città, che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli e personalità di spicco. Questo evento annuale non è solo una celebrazione religiosa, ma rappresenta un punto di riferimento culturale e storico per la comunità napoletana, richiamando attenzione sia da parte dei cittadini che dei turisti.
La celebrazione di San Gennaro: un evento di grande rilevanza
L’importanza della celebrazione
La tradizionale celebrazione in onore di San Gennaro si è svolta con partecipazione massiccia, rendendo evidente l’influenza che il santo e le sue reliquie esercitano sulla vita religiosa e culturale della città. Tra gli illustri presenti si annoveravano il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura. A loro si sono uniti nomi noti del panorama culturale e sociale, come l’attrice Marisa Laurito e i membri delle ultime dinastie reali, Emanuele Filiberto di Savoia e Carlo di Borbone, a sottolineare il legame storico tra Napoli e la nobiltà.
La celebrazione è stata guidata dall’arcivescovo Mimmo Battaglia, che ha reso il rito particolarmente sentito verso la comunità, attirando anche visitatori e curiosi. La cerimonia ha incluso momenti significativi come la processione che ha visto il passaggio dell’ampolla contenente il sangue del santo, un momento simbolico di grande suggestione.
Riti solenni e tradizioni
La celebrazione di quest’anno ha avuto inizio con la cerimonia della Parola tenutasi nella chiesa di San Giorgio Maggiore, dove è stato benedetto l’olio votivo offerto dai giovani delle aggregazioni laicali della Diocesi. Il percorso che ha condotto l’anfora contenente l’olio fino al Duomo è stato arricchito dalla partecipazione di gruppi e associazioni, con la fanfara dei Carabinieri ad aprire il corteo. La rete di associazioni e movimenti ha evidenziato come la comunità napoletana riesca a unirsi in nome della tradizione, riscoprendo e rinnovando i legami di fede.
Il rito vigiliare della sera precedente, che ha visto l’arcivescovo presiedere i primi vespri, ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti richiesti, ricreando l’atmosfera di preghiera e raccoglimento che contraddistingue queste celebrazioni.
Un giorno di spiritualità al Duomo di Napoli
Apertura e programmazione della giornata
La mattina della celebrazione, il Duomo ha aperto le proprie porte alle 7.30, accogliendo i fedeli fino a tarda sera. Alle 8, la prima messa ha dato il benvenuto a una giornata intensa di riti sacri, seguita dalla lettura della Passione di San Gennaro che ha profondamente toccato i cuori dei presenti.
Un momento di grande attesa è stato l’apertura della cassaforte che custodisce le ampolle con il sangue del santo. Questo rito è stato officiato dall’arcivescovo Battaglia con il concorso dell’abate Vincenzo De Gregorio, del sindaco Manfredi e del governatore De Luca, evidenziando l’importanza di queste figure nella vita religiosa e sociale della città.
Venerazione e conclusione dei festeggiamenti
Dopo la celebrazione eucaristica, l’arcivescovo ha programmato un momento di esposizione delle ampolle ai fedeli all’esterno del Duomo. Questa fase è considerata una delle più attese della giornata, un momento di connessione tra i credenti e il loro santo patrono. Dai primi pomeriggi fino alle 18.30, i fedeli hanno continuato a onorare San Gennaro con atti di devozione.
Il culmine dei festeggiamenti è avvenuto tramite la Santa Messa conclusiva, che ha riunito tutti in un’unica grande comunità, celebrando non solo la religiosità, ma anche la tradizione e l’identità di Napoli. Questa giornata, densa di significato e spiritualità, ha dimostrato come la devozione verso San Gennaro continui a essere un importante elemento della cultura napoletana.