Festival dei Borghi Rurali della Laga: un ritorno ai valori delle comunità montane

Festival dei Borghi Rurali della Laga: un ritorno ai valori delle comunità montane

Il Festival dei Borghi Rurali della Laga, con 59 eventi in 69 comuni di Abruzzo, Marche e Lazio, promuove la rinascita culturale e turistica delle aree montane colpite dal sisma del 2016.
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Festival dei Borghi Rurali della Laga: un ritorno ai valori delle comunità montane - Gaeta.it

Il Festival dei Borghi Rurali della Laga ha preso il via con la sua quarta edizione, accogliendo un nutrito programma che prevede ben 59 eventi in 69 paesi e borghi delle regioni Abruzzo, Marche e Lazio, coinvolgendo quattro province: Teramo, L’Aquila, Ascoli Piceno e Rieti. La manifestazione, inaugurata sabato scorso a Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, si propone come un motore di rinascita per aree montane colpite dal sisma del 2016, con un focus sulla resilienza, cultura e antropologia.

Un festival per la rinascita delle comunità

La manifestazione si è caratterizzata per un forte spirito di comunità e volontariato, coinvolgendo tutte le realtà locali dei Monti della Laga, Monti Gemelli, Alto Aterno e Appennino Acquasantano. A prendere la parola durante l’inaugurazione è stata Francesca Pantaloni, assessore al Bilancio del Comune di Ascoli Piceno, che ha dichiarato: “È una sfida rivitalizzante per il territorio, per mantenere un turismo sostenibile che riesca a convivere con le bellezze naturali di queste terre.” Questo festival è stato concepito anche come un’opportunità per le comunità di raccontare storie e tradizioni, facendo emergere la vivacità delle loro culture e la voglia di un futuro migliore.

Le comunità coinvolte non si sono risparmiate, con ventidue comuni pronti a presentare eventi e iniziative che raccontano la loro storia. Il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni, ha espresso gratitudine verso tutti i partecipanti al festival: “Ringrazio tutte le realtà e le persone che hanno dedicato tempo e impegno per dare visibilità a questi luoghi.”

I prossimi appuntamenti e il ruolo delle comunità montane

Il primo evento del festival si svolgerà il 1° marzo ad Acquasanta, con il Carnevale degli Zanni che avrà come palcoscenico le località di Pozza, Umito e Pito. Oltre a questa tappa iniziale, altre comunità montane come Accumoli, Amatrice, Campli e Campotosto hanno confermato la loro partecipazione, evidenziando così un ampio supporto a un’iniziativa che punta a valorizzare le tradizioni locali ed a promuovere il turismo in maniera consapevole.

Marco Di Nicola, presidente del BIM Vomano Tordino, ha voluto rimarcare l’importanza di questo festival per le comunità: “È frutto di un lavoro serio e noi amministratori abbiamo una responsabilità. Dobbiamo avere il coraggio di supportare tali iniziative.” La collaborazione tra i vari comuni è fondamentale per il successo dell’iniziativa e crea un senso di unione, fondamentale soprattutto in un periodo di difficoltà.

L’importanza di internazionalizzare l’iniziativa

L’attività del festival si estenderà anche oltre i confini regionali, con un’importante tappa a Roma. Venerdì 28 febbraio, alle 9:30, alla Società Geografica Italiana in Villa Celimontana, si terrà un evento che avrà come obiettivo quello di far conoscere e valorizzare la realtà delle comunità coinvolte a un pubblico più vasto. Questa scelta di spostarsi in un contesto così prestigioso sottolinea l’importanza che il festival attribuisce alla visibilità e all’apprezzamento delle storie locali.

Zaira Sottanelli, assessore al Bilancio del Comune di Roseto degli Abruzzi, ha commentato il coinvolgimento della sua città nel festival: “Siamo onorati di essere parte di questo grande progetto, la Riserva del Borsacchio è un patrimonio verde che vogliamo valorizzare.” Le istituzioni locali, mostrando interesse per la partecipazione al festival, evidenziano un rinnovato impegno per la valorizzazione delle risorse naturali e culturali del territorio.

Il Festival dei Borghi Rurali della Laga rappresenta un’opportunità unica di riscoperta e valorizzazione delle identità locali, promuovendo la rinascita di un territorio che ha molto da offrire, sia in termini di bellezze naturali che culturali.

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