Il festival del pensiero plurale torna ad animare Ancona nella sua 28ma edizione, portando al centro del dibattito il tema dell’alterità. Questo evento coinvolge vari ambiti della vita cittadina, dalla scuola al welfare, passando per la cultura di genere e la spiritualità. La manifestazione si svolge in diversi luoghi simbolo della città, trasformandola in un laboratorio di confronto e riflessione aperto a un pubblico vasto e variegato.
un festival che anima ancona tra filosofia, scuola e welfare
Il festival del pensiero plurale, appuntamento ormai consolidato nel calendario culturale di Ancona, si presenta quest’anno con un programma ricco e articolato. La sua natura multidisciplinare abbraccia campi diversi, dal sociale all’educazione, dalla spiritualità alla cultura di genere. Questo permette di toccare temi che interessano una platea ampia, ben oltre gli ambienti accademici.
L’assessore alla cultura Marta Paraventi ha sottolineato l’importanza di un evento che coinvolge trasversalmente istituzioni educative, servizi sociali e politiche giovanili, contaminando l’intera città con iniziative nei luoghi più diversi: dal Museo Omero all’università, fino al teatro. Un festival inclusivo che non trascura la partecipazione di realtà associative e di donne imprenditrici, mettendo in connessione saperi differenti e diversi punti di vista sulla società contemporanea.
A testimonianza della lunga storia e della crescita culturale legata a questo evento, Paraventi ha ricordato come sia stata presente fin dal suo esordio, 28 anni fa. Per lei, il festival rappresenta una risorsa capace di stimolare il dibattito su temi attuali e sfide sociali. La primavera culturale di Ancona, che si era aperta con la mostra sul Rinascimento marchigiano alla Mole Vanvitelliana, ora si arricchisce con un appuntamento che accende discussioni su identità, diversità e dimensioni sociali.
il ruolo di ancona come città della filosofia attraverso il festival
Il direttore artistico Antonio Luccarini ha posto l’accento sul legame stretto tra il festival e la città. Ancona diventa così un vero e proprio scenario in cui la filosofia si traduce in un’esperienza condivisa, aperta a tutti e non limitata ai soli accademici o studenti. L’obiettivo è far dialogare il pensiero critico con le realtà cittadine, coinvolgendo un pubblico ampio, e far emergere così il valore culturale di questa manifestazione.
Luccarini ha spiegato che il Festival del Pensiero Plurale è stato uno dei primi in Italia dedicati alla filosofia e il primo nelle Marche. Questo conferisce all’evento una posizione di primato che si lega al profilo culturale di Ancona. La città accoglie quindi un momento di riflessione in cui si incrociano pluralità di voci e prospettive, un intreccio che delimita proprio il carattere originale della rassegna.
Il tema scelto per questa edizione, l’alterità, vuole spingere verso una riflessione sull’altro, su tutto ciò che si presenta come differente rispetto a sé stessi. Questo mette in campo interrogativi filosofici e sociali, legati non solo all’identità personale ma anche a relazioni collettive, immigrazione, cultura di genere, dimensioni spirituali. Il festival diventa così un’occasione per esplorare come l’altro venga percepito, accolto o escluso nella società contemporanea.
il programma con nomi di rilievo e appuntamenti in città
La 28ma edizione si apre il 28 aprile al Teatro Sperimentale di Ancona con l’intervento di Carlo Galli, che parlerà del rapporto tra identità e alterità, sottolineando la necessità di rivedere questi concetti alla luce delle sfide attuali. Galli è solo una delle voci importanti chiamate a intervenire in questa edizione.
Tra gli ospiti figurano intellettuali come Paolo Ercolani, Diego Fusaro, Peter Kammerer, Oscar di Montigny. A queste presenze si uniscono interventi di Chiara Baschetti e Ivano Dionigi, tutti protagonisti di incontri che si svolgeranno in vari spazi cittadini. Il calendario amplia la partecipazione proponendo momenti di confronto con personalità diverse, esperte in campi come filosofia, politica e cultura contemporanea.
Il festival si configura così come un’occasione di dialogo e scambio che attraversa più luoghi, attirando una comunità che si muove tra università, teatri e musei, oltre a soggetti privati e associazioni. Non manca inoltre il collegamento con altre manifestazioni culturali, tra cui Popsophia, evento parallelo dedicato al pensiero magico in programma dall’8 all’11 maggio.
Questa mappa di eventi e partecipazioni illustra come il festival del pensiero plurale si presenti anche quest’anno come un appuntamento capace di coinvolgere attivamente e offrire nuovi spunti di riflessione su temi di ampio respiro. L’edizione 2025 conferma la scelta di un tema centrale nella società attuale e continua a puntare sull’apertura e la partecipazione diffusa.