Festival del Podcasting 2024 a Roma: eventi, storie e innovazione nell’audio digitale

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Festival del Podcasting 2024 a Roma: eventi, storie e innovazione nell'audio digitale - Fonte: Ilsole24ore | Gaeta.it

L'ottava edizione del Festival del Podcasting si svolge a Roma nella Casa delle Tecnologie Emergenti della Stazione Tiburtina, intrecciando il mondo del digital audio con l'educazione e l'innovazione. In programma fino al 5 ottobre 2024, l'evento è una piattaforma per professionisti dei podcast, editori e appassionati del settore. Contestualizzato all'interno della Rome Future Week, il festival promuove significative riflessioni su temi di media, cultura e creatività.

Un evento itinerante e ricco di opportunità

Ottobre 2024: un mese di eventi in tutta Italia

Fino al 5 ottobre, il Festival del Podcasting si diffonderà in diverse grandi città italiane, concludendo a Milano. Qui si terrà un'importante assemblea che vedrà riuniti i principali attori dell'industria, incluse piattaforme, editori, produttori e podcaster. Il palinsesto include numerosi eventi dal vivo e una giornata di eventi online programmata per il 30 settembre, in coincidenza con l’International Podcast Day. L'incontro di chiusura a Milano rappresenta una preziosa occasione per la condivisione e l'analisi delle esperienze del settore.

Ester Memeo, fondatrice di Podstar.it e organizzatrice del festival, sottolinea l'importanza di questo appuntamento per le professionalità del settore: “Ogni anno, momenti come questi diventano punti di incontro per condividere esperienze e creare sinergie a beneficio della crescita del settore”. I corsi gratuiti offerti dal festival favoriscono il networking tra professionisti, grazie anche a un ampio supporto da parte di Assipod - l'Associazione Italiana del Podcasting - che promuove iniziative al fine di valorizzare il potenziale innovativo dei podcaster.

Le parole di Giulio Gaudiano sull'importanza del festival

Giulio Gaudiano, presidente di Assipod e direttore artistico del festival, evidenzia l'impegno dell'associazione nel promuovere la formazione e la crescita del settore: “Crediamo profondamente nel potenziale innovativo dei podcaster e dei professionisti del settore. Questo festival rappresenta un'importante occasione per apprendere, condividere e spingersi oltre i confini dell'ordinario”. La varietà di eventi in programma rende evidente il fiore all'occhiello del festival: la sua capacità di attrarre i principali protagonisti del mondo audio.

Il podcast "Innocente": una storia toccante

Un'esperienza di vita trasformata dalla giustizia

A dare il via alle attività del festival è stato il podcast "Innocente. La storia di Beniamino Zuncheddu", una produzione di Sole 24 Ore e Radio 24, sotto la direzione della giornalista Nicoletta Cottone. Questo podcast ripercorre la drammatica vicenda di Beniamino Zuncheddu, un pastore sardo che ha trascorso quasi 33 anni in carcere per un crimine che non ha commesso: il triplice omicidio di cui è stato ingiustamente accusato. La testimonianza di Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna e attivista del Partito Radicale, ha contribuito a portare alla luce questa ingiustizia.

Testa ha messo in evidenza l'assurdità della situazione di Beniamino: “Chiunque avesse studiato il caso si sarebbe reso conto che era un capro espiatorio, scelto per coprire una verità ben più complessa”. Le manifestazioni pubbliche organizzate dal Partito Radicale hanno giocato un ruolo cruciale nel sensibilizzare l'opinione pubblica e nel richiedere giustizia per Zuncheddu. La sua storia rappresenta un appello affinché lo Stato si faccia carico delle responsabilità e preveda risarcimenti adeguati per chi ha subito ingiustamente.

Il futuro di Beniamino Zuncheddu: un nuovo episodio in arrivo

Il podcast “Innocente” si prepara a lanciarne un nuovo episodio a fine ottobre, focalizzato sulla battaglia di Zuncheddu per ottenere un giusto risarcimento. La vita di Beniamino è stata segnata profondamente dalla detenzione, tanto che ora si trova in una situazione precaria, privo di un reddito. Questo episodio metterà in luce le difficoltà attuali affrontate da chi, dopo anni di ingiustizia, cerca di riprendersi una vita normale.

"Come una marea": un dramma umano nelle 87 ore da incubo

La terribile esperienza di Franco Mastrogiovanni

Il secondo podcast presentato al Festival, intitolato "Come una marea", è stato creato da Francesca Zanni e prodotto da Radio 24. Questo podcast rivela la sofferenza di Franco Mastrogiovanni, un maestro elementare di 58 anni, sottoposto a un TSO inospitale e violento. Ricoverato al San Luca di Vallo della Lucania il 31 luglio 2009, Mastrogiovanni ha vissuto 87 ore di torture fisiche e psicologiche, durante le quali è stato ammanettato e privato di qualsiasi forma di assistenza.

La narrazione delle sue sofferenze richiama l'attenzione su problemi gravi nel sistema sanitario e nel trattamento dei pazienti psichiatrici. "Come una marea” non solo racconta la storia di un uomo, ma serve anche da monito su come il sistema possa fallire in modo tragico, portando a conseguenze fatali. Franco ha subito una morte lenta e orribile, un episodio che richiede una riflessione sulle politiche di salute mentale e sui diritti dei pazienti.

L'importanza della narrazione in un contesto di giustizia sociale

Il podcast di Zanni si propone di far luce su un tema drammaticamente attuale e di stimolare una discussione riguardo alle pratiche inadeguate e alle violazioni dei diritti umani nelle strutture sanitarie. La narrazione si pone come strumento di consapevolezza, contribuendo a sensibilizzare l'opinione pubblica e a promuovere il dibattito sociale su un tema tanto delicato quanto fondamentale.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Laura Rossi

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