Il Festival della Cultura e della Scienza “Città delle Muse“, che ha aperto recentemente i battenti a Chieti, sottolinea l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e le università nella costruzione di una società coesa e innovativa. La manifestazione, promossa dall’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, si propone di avvicinare la comunità al mondo della ricerca, trasformando il territorio locale in un vivace laboratorio di idee.
Un esempio di dialogo tra istituzioni e università
L’assessore a Istruzione, Ricerca e Università della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, ha messo in evidenza il ruolo cruciale del dialogo tra le istituzioni e le università, dichiarando che “la capacità di dialogo tra istituzioni e università cresce e si consolida proprio sul terreno della coesione sociale”. Le attività rientrano nel contesto del Piano di Sviluppo e Coesione , il quale non rappresenta solo un mezzo di finanziamento, ma un’opportunità per migliorare la coesione sociale e stimolare una crescita collettiva.
Questa iniziativa non è solo un evento di rilievo culturale, ma segna l’inizio di una nuova era di cooperazione tra la Regione Abruzzo e le istituzioni accademiche locali, basata su progetti concreti che si concentrano sulle esigenze degli studenti. La manifestazione stessa serve da piattaforma per discutere e diffondere ulteriormente queste collaborazioni, annerendo il dialogo verso un futuro di reciproco sostegno.
Progetti e iniziative a sostegno degli studenti
Nel contesto di questa rinnovata collaborazione, il 2024 ha visto l’avvio di un percorso mirato a risolvere le problematiche legate all’alloggio degli studenti universitari. Santangelo ha menzionato il progetto Eurema, finanziato con 1,9 milioni di euro attraverso il programma FSE Plus 2021-2027, come un’iniziativa che non solo affronta la domanda di residenza, ma promuove anche la formazione all’estero per studenti e laureati.
Questo progetto punta a incentivare il ritorno in Abruzzo dei giovani professionisti creati dalle università locali, attivando allo stesso tempo tirocini nelle aziende regionali. La finalità è chiara: trattenere le competenze e valorizzarle all’interno della regione, rafforzando così il legame tra i neolaureati e il tessuto economico e sociale del territorio. Questa strategia consente di restituire competenze sotto forma di cultura, ricerca, arti e innovazione.
Il ruolo dell’Università nel rilancio del territorio
Santangelo ha ribadito una visione proiettata verso il futuro per le Università abruzzesi: “vogliamo un’università non solo formativa, ma un incubatore di eccellenze”. L’intenzione è di creare un ecosistema dove l’apprendimento si traduce in sviluppo, contribuendo così alla ripresa del sistema universitario nazionale.
In questo contesto, la manifestazione “Città delle Muse” vuole rappresentare una tappa fondamentale, favorendo un’interazione continua tra i diversi attori della comunità accademica, culturale e imprenditoriale. L’obiettivo è creare una sinergia che stimoli iniziative in grado di rispondere alle sfide contemporanee del territorio, garantendo una crescita inclusiva e sostenibile.
L’incontro di idee e progetti messi in campo durante il festival evidenzia l’urgenza di un approccio integrato e coordinato, in cui il sapere accademico diventa un fattore chiave per affrontare le complessità e le opportunità del presente.