La 67ª edizione del Festival della Filosofia in Magna Grecia ha preso il via, coinvolgendo studenti e appassionati di filosofia nella riflessione su un tema di grande attualità: la giustizia, articolata attorno al concetto di Dike. Fino all’8 aprile, le suggestive località di Ascea, Velia, Paestum e Vallo della Lucania ospiteranno oltre mille giovani provenienti da ogni angolo d’Italia, offrendo un’occasione unica per immergersi in un’esperienza che unisce sapere e creatività.
Un festival unico per gli adolescenti
Il Festival, ideato da Giuseppina Russo, si distingue per la sua proposta rivoluzionaria dedicata ai giovani studenti. Durante la presentazione tenutasi presso la Fondazione Alario di Ascea, è stato messo in scena lo spettacolo “S.I.R.I. – Scopriamo insieme realtà innovative”, un’opera che fonde arte e cultura, curata dalla produzione FAC-FareArteCultura e ideata da Roberto Caccioppoli, con la regia di Riccardo Marotta. Questo evento ha segnato l’inizio di un percorso che permetterà agli studenti di esplorare il significato della giustizia attraverso un’infinità di attività stimolanti.
Il Festival offre vari momenti di incontro e confronto, stimolando la creatività dei giovani partecipanti e incoraggiando una riflessione profonda attraverso l’arte. Camminate filosofico-teatrali porteranno i ragazzi tra i monumenti storici delle antiche civiltà, creando un legame tangibile con il passato e permettendo loro di vivere una dimensione filosofica in un contesto culturale ricco e significativo.
Attività e laboratori per i giovani esploratori di filosofia
Il programma del Festival è ricco di eventi, con incontri e dialoghi previsti con filosofi e studiosi che si prestano a discutere temi attuali legati alla giustizia. I partecipanti avranno l’opportunità di partecipare a laboratori creativi che esplorano molte forme artistiche: dalla ‘fantasiologia‘ alla street art, dal teatro alla musica, fino alla fotografia e al cinema. Questi laboratori rappresentano un modo per i giovani di esprimere e riflettere sui concetti di giustizia e disuguaglianza, stimolando il dibattito e la creatività.
Uno spazio particolarmente significativo è dedicato all’Agón filosofico, il quale offre l’opportunità di esprimere il proprio daimon, un’affermazione dell’individualità e della libera espressione. La combinazione di elementi creativi e riflessivi rende questo Festival un’esperienza unica, favorendo la crescita personale e l’acquisizione di strumenti critici per affrontare le complessità del mondo contemporaneo.
La filosofia come risposta al disagio giovanile
Giuseppina Russo, fondatrice del Festival, ha messo in evidenza il bisogno di affrontare il disagio giovanile, un problema sempre più presente nella nostra società. “Oggi siamo a Velia, la patria di Parmenide e Zenone, i fondatori della filosofia occidentale”, ha affermato, sottolineando l’importanza del dialogo e della cultura filosofica come strumenti per contrastare la violenza e il disorientamento che spesso colpiscono i giovani. A tal proposito, è stato dedicato un pensiero speciale a Tiziana Mari, docente del liceo Maiorano di Orvieto recentemente scomparsa, la cui vita è stata dedicata con passione all’insegnamento e alla crescita dei propri studenti.
Il Festival, infine, continuerà a celebrare il pensiero e l’approfondimento filosofico con il Premio Parmenide, che sarà conferito al filosofo Mauro Bonazzi il 31 marzo. Questo riconoscimento rappresenta una valorizzazione della filosofia come pilastro del sapere e della cultura, invitando i giovani a impegnarsi e a riflettere criticamente sul mondo che li circonda.