L’Arena di Verona ha ospitato la 101ª edizione del Festival dell’Opera, un evento che ha segnato un nuovo capitolo di successo nella storia della lirica. Con oltre 50 serate di spettacolo dal vivo, il festival ha registrato un incasso record di 33 milioni e 620 mila euro, superando i risultati della stagione del centenario. Le presenze nel celebre anfiteatro veronese sono aumentate significativamente, con un afflusso record di spettatori e un’ampia rappresentanza internazionale.
Affluenza e provenienza del pubblico
L’affluenza di quest’estate è stata straordinaria, con 417.354 spettatori che hanno affollato l’Arena di Verona, con una crescita di 15 mila unità rispetto alla stagione precedente. Questo trend positivo si riflette anche nella crescente internazionalità del pubblico: il 57% degli spettatori proveniva dall’estero, con una rappresentanza da ben 136 paesi, tra cui Barbados, Cambogia e Aruba, che si sono uniti per la prima volta ai visitatori.
La Germania si conferma come la nazione con il maggior numero di spettatori, ma si nota anche un incremento delle presenze dagli Stati Uniti, Canada, Spagna e Corea del Sud. Anche il pubblico giovane ha mostrato un interesse crescente verso il festival: gli under 30 sono aumentati del 3%, mentre la fascia di età tra i 30 e i 40 anni ha visto un aumento del 5%. Questa evoluzione nella tipologia di pubblico riflette un’inclinazione sempre maggiore dei giovani verso la cultura operistica.
Successi e record della stagione
La programmazione del festival ha visto ben 16 serate sold-out, a partire dalle riaperture con la storica opera “Turandot“, che ha attratto oltre 40 mila spettatori. La prima serata, avvenuta sabato 8 giugno, ha fatto registrare un incasso straordinario di 1 milione 22 mila euro, un nuovo primato per un evento nell’Arena. Fino a quest’anno, il record apparteneva al Gala Domingo del 2009, un traguardo che si era mantenuto inalterato per quindici anni.
Carmen ha conquistato il titolo di regina degli incassi, attirando numerose presenze nel corso del festival. Questa nuova era di successi non è passata inosservata: alte cariche istituzionali italiane e straniere, come il Presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, hanno assistito a rappresentazioni, evidenziando l’importanza culturale dell’evento. Il 6 settembre, i rappresentanti dei Parlamenti del G7 sono stati in prima fila per applaudire “Il Barbiere di Siviglia“, assieme a figure di spicco come il presidente della Camera Lorenzo Fontana e la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.
Celebrazioni e innovazione digitale
Il 2024 si preannuncia ricco di celebrazioni nel mondo dell’opera, con eventi che risaltano l’importanza del canto lirico come patrimonio immateriale dell’UNESCO. Diverse ricorrenze significative sono all’orizzonte, tra cui il centenario della morte di Giacomo Puccini, il trecentesimo anniversario delle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi, e i 200 anni della celebre IX Sinfonia di Beethoven.
Tra le novità più interessanti di quest’anno, l’Arena di Verona ha fatto il suo debutto su TikTok, cercando di coinvolgere un pubblico più giovane e portando la cultura operistica nelle case delle nuove generazioni. Anche sui social media, si registra un equilibrio tra gli utenti di età compresa tra 25 e 34 anni e i più maturi, con i canali Facebook, Instagram e TikTok che hanno raggiunto quasi 59 milioni di contatti al termine del festival. Questo segnale di apertura verso i giovani è un passo fondamentale per il futuro della lirica, mirato a garantire la continuità e la rilevanza di questo patrimonio culturale.
Ultimo aggiornamento il 12 Settembre 2024 da Sofia Greco