L’edizione 2025 del festival Equilibrio, dedicato alla danza contemporanea, si è aperta all’Auditorium Parco della Musica di Roma con uno spettacolo di grande impatto emotivo e artistico. La rassegna, guidata da Emanuele Masi, offre una particolare attenzione alla musica scritta da donne, creando un connubio tra danzatori e compositrici che ripercorre un viaggio attraverso la storia della musica al femminile.
Lo spettacolo di Maud Le Pladec: Counting Stars With You
In questa edizione, Maud Le Pladec ha portato in scena “Counting Stars With You”, accompagnata dal talentuoso Tom Pauwels, co-leader dell’ensemble Ictus. Questo spettacolo si distingue per la fusione di danza e musica, dove le protagoniste – cinque donne e un uomo – non solo danzano ma cantano, intrecciando voci e movimenti in un’interpretazione che è un vero e proprio inno alla musica femminile. Il sottotitolo “Musiques Femmes” riassume bene l’intento della performance: celebrare le opere di compositrici storiche e contemporanee, portando alla luce il contributo femminile in un ambito tradizionalmente dominato da figure maschili.
Il patrimonio musicale delle donne
La rassegna si distingue per il richiamo a figure emblematiche come Kassia di Costantinopoli, considerata una delle prime compositrici di cui ci siano pervenuti i lavori. La poetessa bizantina ha lasciato un’eredità musicale che risuona ancora oggi. Le opere di Ildegarda di Bingen, monaca benedettina e poliedrica personalità del XII secolo, arricchiscono ulteriormente la riflessione sulla muscolatura femminile attraverso i secoli. Ildegarda non si limitava a comporre, ma si manifestava anche come terapeutica, filosofa e scienziata, rendendola una figura centrale nel panorama culturale dell’epoca.
Anche la musica barocca trova spazio, grazie alle creazioni di Barbara Strozzi, che si contraddistingueva per la scrittura autonoma delle sue composizioni. La presenza di Clara Josephine Wieck Schumann, pianista rinomata e rispettata dai contemporanei come Robert Schumann e Brahms, offre un ulteriore spunto per esplorare la musicalità femminile. Altre artiste del nuovo millennio, come Lucie Antunes, pongono in evidenza l’evoluzione dei materiali sonori, portando il festival a dialogare con le avanguardie contemporanee.
La direzione artistica e i nuovi allestimenti
Emanuele Masi ha progettato un cartellone che affronta le inquietudini e l’attivismo di una generazione di coreografi millennial. Tra i nomi in programma figurano artisti di fama internazionale come Marcos Morau, Alessandro Sciarroni e Anne Teresa De Keersmaeker, portavoce di una danza che è al tempo stesso espressione e critica sociale. La varietà delle performances sottolinea anche la direzione artistica innovativa di Masi, che mira a coinvolgere il pubblico non solo in un’esperienza estetica, ma anche in una riflessione profonda legata al presente.
Il festival si propone, dunque, di non limitarsi a una mera celebrazione della danza, ma piuttosto di costruire un dialogo significativo sulle questioni di genere, creatività e identità culturale. Concluderà il 22 febbraio con la performance “Bisonte” di Marco da Silva Ferreira, promettendo un finale d’impatto per una kermesse che non lascerà indifferenti.