Festival di Sanremo 2025: scopri i voti e le impressioni sulle canzoni dei 30 big in gara

Festival di Sanremo 2025: scopri i voti e le impressioni sulle canzoni dei 30 big in gara

Il Festival di Sanremo 2025 si prepara a stupire con una selezione variegata di artisti e canzoni, esplorando temi come l’amore e la vita attraverso emozionanti performance musicali.
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Festival di Sanremo 2025: scopri i voti e le impressioni sulle canzoni dei 30 big in gara - Gaeta.it

L’attesa per il Festival di Sanremo 2025 è finalmente culminata nell’ascolto dei brani in gara, offrendo un primo assaggio delle nuove canzoni e dei talenti che si sfideranno sul prestigioso palco. Questa edizione promette un mix ricco di emozioni, esplorando temi universali come l’amore e la vita. Con una selezione di artisti che spaziano dalle ballate intime ai brani dance, le aspettative sono alte. Di seguito un’analisi dettagliata delle canzoni più attese, con voti e commenti sui primi ascolti.

L’emozione del festival e la varietà musicale

Il Festival di Sanremo non è solo un contest musicale, ma un evento che unisce generazioni e stili diversi. I 30 artisti in gara hanno portato sul tavolo composizioni che esplorano una gamma di emozioni e sonorità. Dalle ballad che toccano le corde del cuore, ai brani energici pronti a diventare tormentoni estivi, ogni artista ha cercato di lasciare il proprio segno. L’amore, tema centrale della maggior parte delle canzoni, viene rappresentato nelle sue molte sfaccettature: dall’innamoramento all’amore giunto al termine. Poche canzoni affrontano tematiche sociali o politiche, rimanendo concentrate su esperienze più personali e intime.

Le prime impressioni sulle canzoni rivelano un panorama musicale ricco e variegato. Un aspetto positivo è che, pur non emergendo un brano decisamente superiore agli altri, il mix di stili e temi è ciononostante avvincente. I brani che colpiscono in modo particolare rispecchiano le storie personali degli artisti e potrebbero rivelarsi memorabili con il passare del tempo e con le esibizioni dal vivo.

Francesco Gabbani – Viva la vita: voto 6

Francesco Gabbani torna sul palco con “Viva la vita”, un brano carico di positività, che invita a godere del presente. Nonostante la melodia non riesca a lasciare il segno come i brani precedenti, il messaggio del “carpe diem” risuona chiaro. L’atmosfera è energica, ma manca di quella forza caratteristica che ha contraddistinto le sue precedenti performance. Gabbani sembra puntare a una maturità artistica, senza però abbandonare completamente il suo stile.

Verso cult: “Viva la vita così com’è, viva la vita finché ce n’è.”

Clara – Febbre: voto 7,5

Clara ritorna a Sanremo con “Febbre”, un pezzo che si propone come orecchiabile e fresco, già predisposto per diventare un tormentone. Questa volta si fa notare per una virata rap, mettendo in mostra il suo desiderio di esplorare nuovi generi musicali. Il palcoscenico di Sanremo potrebbe valorizzare ulteriormente il brano, rendendolo uno dei preferiti del pubblico.

Verso cult: “Un po’ come la vita, la febbre sale e scende.”

Willie Peyote – Grazie ma no grazie: voto 7

Willie Peyote presenta un brano che cattura immediatamente l’attenzione per il suo taglio ironico, riportando alla memoria i Jalisse. L’artista affronta temi attuali, commentando l’atteggiamento dell’Italia nei confronti delle ingiustizie sociali. La struttura della canzone e le immagini dirette rendono il messaggio chiaro e incisivo, collegandosi particolarmente con il pubblico giovane.

Verso cult: “Dovresti andare a lavorare e non farti manganellare nelle piazze.”

Noemi – Se t’innamori muori: voto 8

Noemi sorprende con un brano forte e poetico, frutto della collaborazione con Mahmood e Blanco. “Se t’innamori muori” esplora l’intensità dei sentimenti legati all’amore. Il pezzo promette di crescere con ogni ascolto, grazie alla sua melodia coinvolgente e alle emozioni trasmesse dall’esecuzione. La qualità del testo e della musica fanno di questo brano uno dei punti di forza del festival.

Verso cult: “Avere figli non è un discorso facile da prendere.”

Lucio Corsi – Volevo essere un duro: voto 7

Per il suo debutto, Lucio Corsi presenta un pezzo ricco di significato che riflette sulla fragilità umana in un mondo che ricerca la perfezione. Il brano è ben scritto e colpisce per l’onestà delle parole. Anche se la vittoria potrebbe sembrare lontana, l’artista si distingue per il suo talento e la forza del suo messaggio.

Verso cult: “Vivere la vita è un gioco da ragazzi, me lo diceva mamma e io cadevo giù dagli alberi.”

Rkomi – Il ritmo delle cose: voto 6

Rkomi offre un pezzo più leggero, riflettendo sul caos della vita quotidiana. Sebbene il testo sia interessante, manca di originalità e impatto. “Il ritmo delle cose” si presenta come un brano un po’ anonimo, che spera di guadagnarsi la sufficienza con una migliore performance dal vivo.

Verso cult: “Il ritmo delle cose, il ritmo che ci muove, ci corre nella gola.”

The Kolors – Tu con chi fai l’amore: voto 8

I The Kolors si confermano una garanzia di ritmo e melodia. Il loro brano “Tu con chi fai l’amore” è un perfetto mix di energia e orecchiabilità, pronto a diventare un altro tormentone dell’estate. La produzione ballabile rende il pezzo già un successo in potenza.

Verso cult: “Mi piaci un minimo, mi aspetti a Mykonos.”

Rocco Hunt – Mille vote ancora: voto 8

Rocco Hunt si distingue per la potenza emotiva del suo brano, che affronta questioni sociali come l’assenza dello Stato nella vita degli abitanti di Napoli. La combinazione di tradizione e lingua napoletana rende la canzone non solo intensa ma anche profondamente significativa. La lirica toccante fa del brano uno dei momenti salienti del festival.

Verso cult: “Lo Stato è assente come noi in mezzo a quei banchi.”

Rose Villain – Fuorilegge: voto 6,5

Dopo un anno di assenza, Rose Villain prova a riconquistare il pubblico con “Fuorilegge”. Pur facendo trasparire un certo potenziale, il brano sembra deludere le aspettative. La ballad tocca il tema del desiderio, ma non riesce a esprimere completamente la forza emotiva che ci si aspettava.

Verso cult: “Partiamo domani Bonnie e Clyde coi sogni rubati.”

Brunori Sas – L’albero delle noci: voto 7

Brunori Sas presenta un brano che si distingue per la sua delicatezza. “L’albero delle noci” è una dedica sincera e toccante a sua figlia, che riesce a emozionare senza risultare sdolcinato. In un contesto dominato da ritmi più energici, il pezzo sbarca come una boccata d’aria fresca, promettendo di impressionare il pubblico sul palco dell’Ariston.

Verso cult: “Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele.”

Serena Brancale – Anema e Core: voto 8,5

Serena Brancale si presenta con un brano accattivante e orecchiabile, perfetto per ballare. “Anema e Core” mostra la sua versatilità e si propone come una delle canzoni più promettenti di quest’edizione. La voce potente e la fantastica dinamica del pezzo potrebbero rendere questo brano un nuovo successo radiofonico.

Verso cult: “Dammi un bacio su taxi cabrio, un bacioche s’addà da verè.”

Irama – Lentamente: voto 6

Irama sembra faticare nel creare un brano memorabile come il fortunato “Ovunque sarai”. “Lentamente” si sviluppa su una melodia prevedibile, con troppi gorgheggi che non riescono a colpire. Il brano si presenta come un semplice ascolto, in attesa di una performance più convincente.

Verso cult: “Lentamente si sta spegnendo ogni fottuto sentimento.”

Marcella Bella – Pelle diamante: voto 7,5

Marcella Bella è una vera outsider di questa edizione del festival, proponendo un brano incisivo e carico di energia. “Pelle diamante” si caratterizza per la sua forza e capacità espressiva, promettendo di conquistare il pubblico lungo la scaletta delle esibizioni.

Verso cult: “Stronza forse ma sorprendente una mina vagante.”

Achille Lauro – Incoscienti giovani: voto 6

Achille Lauro continua a cercare la sua identità musicale, ma in quest’edizione il suo brano sembra mancare di incisività. “Incoscienti giovani” è una composizione a tratti confusa, con una melodia che non riesce a coinvolgere come nelle edizioni passate.

Verso cult: “L’amore è come una pioggia sopra Villa Borghese.”

Elodie – Dimenticarsi alle 7: voto 7

Elodie presenta una canzone fresca, un mix di ballad e dance. “Dimenticarsi alle 7” si lascia ascoltare, ma non sorprende. Con un ritornello avvincente, si rischia di apparire scontata, pur mantenendo la sua identità artistica. Ci si aspetta un buon riscontro dal vivo.

Verso cult: “Dicevi stasera dove vai amore ora che ho bisogno di te.”

Tony Effe – Damme na mano: voto 7

Tony Effe cerca di mettere in luce la sua Roma con “Damme na mano”. La canzone sorprende con un testo che affronta temi controversi, puntando l’attenzione sullo sfondo sociale della città. Non è il pezzo trap che ci si aspettava, ma le citazioni e i riferimenti rendono la proposta interessante.

Verso cult: “Tu non sei sincera, sei pericolosa.”

Massimo Ranieri – Tra le mani un cuore: voto 9

“Tra le mani un cuore”, scritto da Tiziano Ferro e Nek per Massimo Ranieri, è una ballata classica caratterizzata da un forte messaggio d’amore. La voce di Ranieri, ricca di calore ed espressività, fa di questo pezzo un vero gioiello. Il tema di un amore che, pur finendo, rimane civile e rispettoso, colpisce in profondità.

Verso cult: “E salverò il tuo cuore in fondo al mare/la vita l’ha spezzato e lui continua ad amare.”

Sarah Toscano – Amarcord: voto 6,5

Sarah Toscano debutta a Sanremo con “Amarcord”, un brano che cattura l’attenzione per la sua leggerezza. Con testi semplici ed evocativi, la canzone ha un potenziale per diventare un tormentone estivo, sebbene non colpisca profondamente.

Verso cult: “Anche se ti scorderò in un club il sabato/ è tutto così amarcord.”

Fedez – Battito: voto 8

Fedez torna con “Battito”, un brano intenso che affronta il tema della depressione, facendo anche riferimento alla sua vita personale. La canzone si distingue per la sua forza e il mix di ritmi e dinamiche, promettendo di generare discussioni anche al di fuori della sfera musicale.

Verso cult: “Basti che resti lontana da me/Ti ho odiata te lo giuro.”

Coma_Cose – Cuoricini: voto 7

I Coma_Cose presentano un brano fresco e orecchiabile, “Cuoricini”, tentando di conquistare il pubblico dei social. Nonostante non siano favoriti per la vittoria, la loro proposta è ben strutturata e potrebbe in ogni caso riscuotere un buon successo.

Verso cult: “Un divano e due telefonini è la tomba dell’amore/ce l’ha detto anche il dottore.”

Giorgia – La cura per me: voto 8

Giorgia si esibisce con “La cura per me”, magistralmente scritta da Blanco. Il brano, che mette in risalto la voce potente della cantante, potrebbe rivelarsi una delle sorprese di questa edizione. La sua melodica non immediatamente orecchiabile può trovare nuova vita con l’orchestra sul palco.

Verso cult: “Non so più quante notti ti ho aspettato.”

Olly – Balorda nostalgia: voto 7,5

Infine, Olly si presenta con “Balorda nostalgia”, un pezzo pop che riesce a comunicare quel mix di dolcezza e malinconia legato a un amore passato. Con sonorità nostalgiche, il brano ha tutte le potenzialità per emergere come una delle belle rivelazioni tra i giovani artisti di quest’anno.

Verso cult: “Tornare a quando ci bastava ridere, piangere, fare l’amore.”

Ultimo aggiornamento il 20 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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