La questione legata ai diritti sui marchi storici del festival di Sanremo si è resa ancora più complessa a partire dalla sentenza del Tar Liguria, che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto della kermesse alla rai. In questo clima di incertezza è intervenuto il manager della società che organizza da due decenni “Casa Sanremo”, depositando la domanda per registrare marchi che potrebbero rivestire un ruolo cruciale nel futuro della manifestazione.
La sentenza del tar liguria e la gara per i marchi storici del festival
Il 2025 si apre con una novità importante per il festival di Sanremo sul fronte legale e amministrativo. Il Tar Liguria ha stabilito che il comune di Sanremo non poteva affidare senza gara la gestione del festival alla rai. Questo pronunciamento ha imposto la necessità di una procedura competitiva per la concessione dei diritti sui nomi e marchi legati alla manifestazione. Tra questi, il più prestigioso e conosciuto resta “Festival di Sanremo” stesso, usato dalla rai sin dagli anni ’50.
Il tribunale amministrativo ha dunque ordinato di mettere a gara anche questo marchio, attualmente di proprietà del comune di Sanremo. La decisione ha aperto una disputa tra diversi soggetti, a partire proprio dalla rai e dall’amministrazione cittadina, che finora avevano svolto un ruolo centrale nella produzione e diffusione della rassegna musicale. Lo scopo è garantire trasparenza e concorrenza nella gestione di un evento rilevante a livello nazionale e internazionale.
Nel frattempo, il ricorso presentato dalla rai contro questa sentenza viene esaminato dal Consiglio di Stato, con una decisione attesa per il 22 maggio. Questo rende la situazione ancora fluida, senza certezze su chi potrà utilizzare e controllare i marchi legati al festival.
La mossa del manager di casa sanremo: registrazione e strategie sui marchi
In questo contesto, è salita alla ribalta la figura di Vincenzo Russolillo, manager e proprietario della società “Gruppo eventi”. Russolillo riceve attenzione per aver organizzato per venti anni l’evento “Casa Sanremo”, che si svolge nelle vicinanze del festival e rappresenta un punto di aggregazione per addetti ai lavori, stampa e ospiti. Ora ha depositato due domande presso l’ufficio marchi per tutelare nomi strettamente legati alla musica italiana e al festival.
La prima domanda riguarda la registrazione del marchio “Festival della musica italiana”, proposta come un’alternativa al classico naming “Festival di Sanremo”. La seconda riguarda “Casa della musica italiana”, probabilmente un’estensione strategica al brand di “Casa Sanremo”, già consolidato sul territorio ligure. Le domande sono state presentate l’11 marzo 2025, e risultano in corso di esame.
Questa operazione, inedita e di certo rilevante, anticipa le mosse di altri soggetti coinvolti, compresa la rai e il comune di Sanremo, ancora alle prese con le disposizioni del tribunale. La scelta di Russolillo potrebbe mirare a esercitare un ruolo più diretto e riconoscibile nell’organizzazione e nel posizionamento dell’evento musicale più seguito in Italia.
Implicazioni per il festival di sanremo e il futuro della gestione
La registrazione dei nuovi marchi correlati al festival di Sanremo rischia di cambiare assetti consolidati, sia sul piano economico che su quello organizzativo. La competizione per i diritti di utilizzo dei nomi potrebbe incidere sui rapporti tra rai e comune, introducendo un terzo soggetto strategico nella conduzione degli eventi collegati alla rassegna.
Il festival di Sanremo, che ogni anno attira milioni di spettatori in televisione e in streaming, si regge da sempre su un mix complesso di diritti, concessioni e collaborazioni tra pubblico e privato. La decisione del Tar Liguria ha aperto una breccia in questa struttura, rendendo necessario rivedere gli accordi e calcolare i passi successivi.
La sentenza del Consiglio di Stato che arriverà in primavera determinerà in quale direzione si orienterà questa competizione. Intanto i soggetti coinvolti lavorano per assicurare visibilità e controllo sui nomi che portano con sé un valore storico e commerciale molto alto.
In attesa di sviluppi ufficiali, questa vicenda conferma la rilevanza strategica dei marchi nel mondo degli eventi culturali e musicali, in particolare quando diventano sinonimo di un appuntamento con l’identità nazionale e la tradizione dell’intrattenimento italiano.