Il Festival Euromediterraneo dell’Economia, noto come Feuromed, si appresta a tornare a Napoli dal 13 al 15 marzo 2025. L’evento, che si impegna a tracciare un modello mediterraneo per l’adozione e la governance dell’intelligenza artificiale, mira a discutere su innovazione e regolamentazione, aspetti fondamentali per il futuro della tecnologia nel Mediterraneo. La presentazione dell’evento si è svolta a Roma, alla presenza di figure importanti tra cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna.
Napoli come centro di innovazione
Durante la presentazione, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha espresso il suo entusiasmo per il fatto che il festival si svolgerà nella sua città. Ha sottolineato come Napoli non sia solamente un simbolo di bellezza e turismo, ma anche un importante polo di innovazione grazie alla presenza di numerose start-up e imprese digitali. In un contesto in cui Napoli, insieme a Cosenza e Catania, si afferma come asse del Sud Italia nel campo delle tecnologie digitali, Manfredi ha affermato che il sud sta crescendo e sta contribuendo attivamente al progresso nazionale.
L’amministrazione di Napoli sta cercando di promuovere un ambiente favorevole alla crescita di aziende innovative, puntando sulle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie. Il sindaco ha descritto il ruolo del sud come decisivo nel panorama italiano, con la responsabilità di intercettare il cambiamento e affrontare le sfide dell’era digitale.
L’intelligenza artificiale e le sue sfide
Manfredi ha evidenziato come l’intelligenza artificiale rappresenti una vera e propria rivoluzione, trasformando il modo in cui percepiamo la realtà. L’IA influisce in molteplici settori della vita sociale, dall’economia ai servizi, dall’arte alla sanità. Questo impatto massiccio comporta nuove sfide e interrogativi, sottolineando l’importanza di creare un quadro normativo e di governance dell’intelligenza artificiale a livello internazionale.
Nel Mediterraneo, considerato un crocevia di culture e scambi commerciali, si rivela particolarmente rilevante l’idea di sviluppare un modello mediterraneo di intelligence artificiale. Tale modello dovrebbe non solo facilitare l’adozione delle tecnologie emergenti, ma anche mitigare i rischi e affrontare le problematiche etiche legate al loro utilizzo. Per Manfredi, è fondamentale promuovere un approccio cooperativo che favorisca una gestione sostenibile delle nuove tecnologie, vista la complessità della situazione attuale.
Verso un dialogo collaborativo
Il sindaco ha concluso la sua riflessione evidenziando come debbano essere create occasioni di dialogo proficuo tra le diverse realtà coinvolte nell’ecologia dell’innovazione. È necessario considerare le specificità regionali, da un lato, e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale dall’altro. La sfida sta nel bilanciare etica e innovazione, permettendo così a ciascuna comunità di partecipare attivamente a questo processo.
In questo scenario complesso, Napoli si presenterà come un laboratorio virtuoso, impegnato nella costruzione di un futuro che possa garantire prosperità e equità. La partecipazione al festival rappresenta un passo significativo verso la creazione di un ecosistema robusto per l’IA, non solo per la città, ma per l’intera area mediterranea.
Il Festival Euromediterraneo dell’Economia si propone quindi come una piattaforma strategica, dove l’innovazione e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale si intrecciano, richiamando l’attenzione su un tema di fondamentale importanza per il futuro del Mediterraneo e delle sue popolazioni. La sfida non è solo tecnologica, ma anche culturale e sociale, col bisogno di plasmare un domani che sia inclusivo e sostenibile.