Festival Macchie e Inchiostri: Un viaggio nel giornalismo d'inchiesta a Colli al Metauro

Festival Macchie e Inchiostri: Un viaggio nel giornalismo d’inchiesta a Colli al Metauro

La settima edizione del festival “Macchie e Inchiostri” a Colli al Metauro esplora temi cruciali come giornalismo d’inchiesta, crisi ambientale e geopolitica, con eventi dal 15 dicembre al 23 febbraio.
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Festival Macchie e Inchiostri: Un viaggio nel giornalismo d'inchiesta a Colli al Metauro - Gaeta.it

La settima edizione del festival Macchie e Inchiostri si svolgerà a Colli al Metauro, nel territorio di Pesaro Urbino. Questo evento assume un significato particolare, poiché è dedicato al giornalismo d’inchiesta e di guerra, tematiche sempre più rilevanti e attuali nel mondo moderno. Conoscere le sfide globali del presente, come l’energia nucleare, la crisi ambientale, i conflitti in Medio Oriente e la violenza contro le donne, sarà il filo conduttore di un’iniziativa che si estenderà da domenica 15 dicembre fino al 23 febbraio. Le varie tappe del festival offriranno occasioni di incontro, dibattito e riflessione, coinvolgendo esperti, giornalisti e studiosi.

Il primo appuntamento: giornalismo etico

Ad aprire le danze domenica 15 dicembre, sarà l’incontro dal titolo “Dalla tua parte. Il giornalismo come strumento etico di ascolto e racconto”. Questo evento vedrà la partecipazione di Domenico Iannacone, noto giornalista già inviato di programmi affermati quali Ballarò e Presa diretta. Durante l’incontro, Iannacone esplorerà il ruolo cruciale che il giornalismo può rivestire nel raccogliere e raccontare storie, dando voce a chi spesso rimane inascoltato. L’obiettivo sarà quello di sottolineare come l’etica possa guidare i professionisti verso una narrazione responsabile e coinvolgente.

L’attenzione su ambiente e salute delle api

La programmazione prosegue il 12 gennaio con l’incontro “Dai cinque sensi dei mieli alla salute delle api”. Questo appuntamento vedrà centro la giornalista Barbara Bonomi Romagnoli insieme alla biologa Mariassunta Stefano. Qui si parlerà di un argomento urgente: la salute delle api e la loro importanza per l’ecosistema. Le api, infatti, sono fondamentali per l’impollinazione e, di conseguenza, per la produzione alimentare. Attraverso un approccio che unisce scienza e informazione, i relatori condivideranno dati e riflessioni sullo stato attuale degli apiari e su come proteggere questi inseganti vitali per la nostra vita.

Medio Oriente: una prospettiva europea

Un altro incontro significativo è previsto per domenica 26 gennaio con “Oltre le macerie: serve un Medio Oriente europeo”. I relatori, Lorenzo Trombetta, saggista e arabista, e Davide Lerner, voce di Radio 3, discuteranno le sfide contemporanee della regione mediorientale, esaminando l’impatto della geopolitica e le possibili soluzioni strategiche. Moderato da Asmae Dachan, l’incontro intende stimolare un dialogo profondo sulla necessità di approcci nuovi e costruttivi per affrontare le questioni irrisolte in questa area del mondo.

Letteratura e teatro come veicolo di dialogo

Sabato 1 febbraio il festival ospiterà un reading teatrale di grande impatto: “Leggere Lolita a Teheran”. Questo evento, ispirato al romanzo di Azar Nafisi, sarà interpretato dall’attrice e drammaturga Cinzia Spanò. L’opera, che narra l’esperienza di una donna iraniana costretta a confrontarsi con il regime e le sue restrizioni, servirà da potente metafora delle sfide che molte donne affrontano oggi. La narrazione attraverso la letteratura e il teatro apre spazi di riflessione e di libertà espressiva, essenziali in un contesto di repressione.

Un’analisi dell’energia nucleare

Il 9 febbraio, il festival si concentra su un tema di grande attualità: l’energia nucleare. L’incontro “Energia nucleare e transizione energetica” riceverà Nicola Armaroli, direttore della rivista di scienza Sapere, e Marco Ricotti, docente di impianti nucleari al Politecnico di Milano. L’incontro si propone di esaminare sia i vantaggi sia i rischi associati a questa forma di energia, creando un quadro informativo sulle potenzialità e le sfide legate alla transizione energetica e all’approvvigionamento sostenibile.

Un documentario sul futuro dell’allevamento

Il festival si chiuderà il 23 febbraio con la proiezione del documentario “Until the End of the World”, realizzato da Francesco de Augustinis. Questo lavoro è dedicato al tema dell’allevamento di pesci e rappresenta un’analisi critica e approfondita della situazione attuale del settore. De Augustinis, noto per il suo approccio all’informazione indipendente, porterà il pubblico a riflettere sulle pratiche di allevamento e sui loro effetti ambientali, sociali ed economici.

Questa settima edizione di Macchie e Inchiostri promette di essere un’occasione imperdibile per approfondire temi significativi per la nostra società, trasformando le sfide globali in un’opportunità di dialogo e riflessione.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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