Festival Pomigliano Jazz: dal 6 al 9 settembre la XXIX edizione trasforma la stazione in un palcoscenico

Festival Pomigliano Jazz: dal 6 al 9 settembre la XXIX edizione trasforma la stazione in un palcoscenico

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Festival Pomigliano Jazz: dal 6 al 9 settembre la XXIX edizione trasforma la stazione in un palcoscenico - Gaeta.it

Il festival Pomigliano Jazz, giunto alla sua XXIX edizione, si appresta a dare il via a quattro giorni di eventi straordinari presso la Stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d’Arco. Con un calendario ricco di concerti, dj set e performance artistiche, il festival si propone di celebrare la musica contemporanea e la creatività giovanile, offrendo un’esperienza unica in un luogo normalmente dedicato ai pendolari.

un festival che nasce nella tradizione e guarda al futuro

la storicità di Pomigliano Jazz

Fin dalla sua fondazione, Pomigliano Jazz si è affermato come un punto di riferimento nel panorama musicale italiano, unendo artisti di fama nazionale e internazionale. Direttamente sotto la direzione di Onofrio Piccolo, il festival presenta una programmazione che spazia dal jazz a sonorità contemporanee, in un mix di stili e generi che conquista un pubblico eterogeneo. Le scorse edizioni hanno avuto luogo in scenari suggestivi, dall’Anfiteatro romano di Avella alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, ma quella di quest’anno porta una novità: la Stazione della Circumvesuviana si trasformerà in un palcoscenico che esalta la cultura musicale.

un programma variegato

A partire dal 6 settembre, la stazione di Pomigliano d’Arco ospiterà una serie di eventi entusiasmanti. Tra i protagonisti, Daddy G, noto membro dei Massive Attack, che si esibirà il 7 settembre. I concerti spazieranno da Theon Cross, un talentuoso musicista londinese, al progetto Guru di Marcello Giannini e Salvatore Rainone, arricchito da visual creati da Daniele Rosselli. Fondamentale sarà la presenza dell’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione, composta da circa 100 studenti provenienti da 14 istituti scolastici della Campania. Questo ensemble segna l’impegno della Fondazione Pomigliano Jazz per il coinvolgimento giovanile e la promozione della musica nelle scuole.

un’innovativa fruizione degli spazi pubblici

un’esperienza che va oltre la musica

La scelta di utilizzare la stazione ferroviaria come luogo per il festival rappresenta un esempio notevole di riutilizzo degli spazi urbani. Da un lato, gli spettatori avranno la possibilità di godere di performance musicali in un contesto insolito, lontano dai tradizionali teatri e locali; dall’altro, l’iniziativa sottolinea come la musica possa contribuire a trasformare un luogo quotidiano in un centro di aggregazione culturale. La stazione, normalmente affollata da studenti e pendolari, si trasformerà, quindi, in un ambiente vibrante dove si incontrano arte, musica e cultura.

un incontro di artisti e pubblico

La programmazione punta a favorire l’incontro tra artisti di diverse estrazioni e il pubblico. I concerti non si limiteranno a una semplice esibizione, ma diventeranno veri e propri eventi immersivi che coinvolgeranno gli spettatori in un dialogo sonoro. Allo stesso tempo, il festival punterà a valorizzare il territorio, mettendo in risalto la bellezza e la storia di Pomigliano d’Arco, attraverso una serie di iniziative che rendono omaggio alla cultura locale.

un progetto sostenuto da istituzioni pubbliche

il supporto di enti e fondazioni

La XXIX edizione di Pomigliano Jazz si avvale del patrocinio della Regione Campania e del sostegno del Ministero della Cultura e dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Questi enti, attraverso il loro supporto, non solo garantiscono il successo del festival, ma confermano anche l’importanza della cultura come motore di sviluppo sociale ed economico. La partnership con i comuni di Pomigliano d’Arco, Avella e Cimitile, così come la collaborazione con l’Istituto Cervantes di Napoli e FIPI, rafforza ulteriormente il messaggio di unità e collaborazione tra diverse realtà.

La manifestazione culminerà il 9 settembre con l’esibizione dell’Orchestra del Ritmo e dell’Improvvisazione, rendendo questo festival una celebrazione non solo della musica, ma anche della comunità e delle nuove generazioni.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Sara Gatti

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