La sessantesima edizione del Festival Pontino di Musica ha avuto luogo dal 6 al 29 luglio 2023, portando a Latina un ricco programma musicale che ha messo in luce talenti internazionali e giovani promesse. Questo evento annuale ha spaziato dal repertorio classico a quello contemporaneo, con concerti che hanno animato alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio pontino, come il borgo di Sermoneta e l'abbazia di Valvisciolo.
Celebrazione della musica nel cuore del pontino
Location e atmosfera del festival
Quest'anno, il Festival Pontino ha allestito una serie di concerti che si sono tenuti in scenari mozzafiato, creando un'atmosfera emozionante per musicisti e pubblico. I concerti si sono svolti in luoghi storici come la Loggia dei Mercanti a Sermoneta e il Parco di Pantanello di Cisterna, arricchendo l'esperienza musicale con l'incanto del patrimonio architettonico locale.
Il programma musicale ha messo in risalto non solo l'arte della musica, ma anche il desiderio di creare un senso di comunità e condivisione tra artisti e ascoltatori. Durante il festival, più di tre settimane di eventi hanno visto la partecipazione di un pubblico eterogeneo, confermando la reputazione dell'evento come una manifestazione di rilevanza internazionale.
Il Corso di perfezionamento e le nuove generazioni
Un elemento chiave di quest'edizione è stato il "Suona con i maestri", un progetto volto a coinvolgere i giovani musicisti attraverso attività pratiche e corsi di perfezionamento. Questo tipo di iniziativa ha facilitato l'interazione tra allievi e docenti, creando opportunità per lo scambio culturale e artistico. Elisa Cerocchi, presidente del Campus Internazionale di Musica di Latina, ha sottolineato la grande partecipazione da parte dei 104 studenti provenienti da tutto il mondo, che hanno riempito con la loro passione e talento le strade di Sermoneta.
L'atmosfera di apprendimento si è diffusa per tutto il borgo, con le lezioni organizzate in diverse località storiche, rendendo ogni luogo parte integrante dell'esempio di collaborazione creativa che il Festival desidera promuovere. L'integrazione dei corsi nella vita comunitaria ha dato vita a un Festival vivace e dinamico, apprezzato per il suo approccio inclusivo.
Un cast di stelle nel panorama musicale
Voci rinomate e talenti emergenti
Tra i musicisti di spicco presenti in questa edizione, si evidenziano nomi di fama mondiale come il clarinettista Calogero Palermo e il sassofonista Claude Delangle, affiancati dalla pianista Odile Cateline-Delangle. Anche personalità come il pianista Filippo Tenisci e il violoncellista Giovanni Gnocchi hanno contribuito a elevare il livello artistico dell'evento, esibendosi al fianco di giovani musicisti che stanno muovendo i primi passi nel mondo della musica classica.
Inoltre, il palcoscenico ha visto esibizioni da parte di artisti come il violinista Francesco D’Orazio e il pianista Giampaolo Nuti, nonché l'uscita di scena di Marco Rizzi, noto violinista che ha tenuto il suo primo corso di perfezionamento durante il festival. Queste presenze hanno portato un forte valore aggiunto a un evento già ricco di stimoli e di occasioni d'incontro fra generazioni di musicisti.
Ambito di interazione e networking
Il festival non si è limitato ad offrire solo concerti, ma ha anche creato spazi di networking tra musicisti e studiosi della musica contemporanea. Gli "Incontri internazionali di musica contemporanea" hanno attirato esperti da tutta Italia, contribuendo a un arricchimento del panorama musicale italiano e internazionale.
Grazie a una programmazione che ha valorizzato diverse forme artistiche, non solo la musica classica, ma anche il contemporaneo, il Festival Pontino di Musica ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di attrarre talenti e creare opportunità per la crescita e la promozione della musica in tutte le sue sfaccettature, segnando un capitolo significativo nella storia di questo appuntamento annuale.
