La celebrazione dell’Eucarestia nella basilica di Santa Maria degli Angeli segna l’inizio del Perdono di Assisi, un evento speciale che consente ai fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria. Questa tradizione, che ha radici storiche profonde legate a San Francesco e alla Porziuncola, offre un’opportunità unica di riflessione spirituale e di rinnovamento per chi desidera riconciliarsi con Dio. La concessione, risalente al 1216, è stata estesa nel corso dei secoli a molte chiese francescane nel mondo intero.
Origini dell’indulgenza plenaria
L’indulgenza plenaria che è oggetto di celebrazione è una grazia che San Francesco d’Assisi richiese a Papa Onorio III nel lontano 1216. La sua visione notturna, mentre pregava davanti all’altare della Porziuncola, ha un valore simbolico significativo: il Poverello di Assisi vide il Cristo avvolto in luce e la Madonna accanto a lui, un’espressione potente della presenza divina. Questo racconto è testimoniato nel “Diploma di Tebaldo”, un documento storico elaborato dal francescano e vescovo di Assisi, Teobaldo, nel 1310.
San Francesco, nella sua umiltà, chiese un perdono totale per tutti coloro che, pentiti e confessati, avessero visitato la chiesa. L’indulgenza, inizialmente limitata, è stata successivamente ampliata, fino a coprire i luoghi di culto francescani a livello globale. Nonostante le varie modifiche nel tempo, la sostanza della concessione è rimasta: l’invito a tornare a Dio attraverso la confessione e l’adorazione del Signore, un tema che risuona fortemente nel cuore della tradizione cattolica.
Nel 1966, Papa Paolo VI ha stabilito l’attuale disciplina, fissando i criteri che devono essere rispettati per ottenere quest’indulgenza, rivisitando così l’eredità spirituale di Francesco. Questo rinnovo ha reso accessibile l’indulgenza anche al di fuori della Porziuncola, permettendo a tutti i fedeli, ovunque si trovino, di partecipare a questo importante momento di riconciliazione.
Celebrazioni e attività ad Assisi
La celebrazione del Perdono di Assisi ha attirato migliaia di pellegrini ad Assisi, dove si svolgono numerosi eventi e cerimonie religiose. L’apertura della porta della Porziuncola, che segna l’inizio ufficiale delle festività, è un atto di grande importanza spirituale. Questa celebrazione è stata inaugurata con una Messa solenne guidata da padre Massimo Fusarelli, attuale ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori.
Durante la celebrazione, Fusarelli ha enfatizzato l’importanza della purificazione del cuore e della mente, invitando i fedeli a lasciarsi toccare dall’amore di Gesù Crocifisso. Per il frate, il Perdono di Assisi rappresenta un’occasione per impegnarsi in un cammino di conversione continua, affinché ciascun individuo possa diventare una “dimora stabile” per Dio nelle proprie vite e comunità.
La celebrazione non si limita alla Messa di apertura; sono previsti eventi significativi come la Marcia Francescana, che coinvolge giovani da tutta Italia ed Europa in un percorso di riflessione e spiritualità. In programma anche i Vespri della solennità del Perdono e la veglia di preghiera, creando un ambiente di comunione e condivisione tra i partecipanti.
Requisiti per ottenere l’indulgenza plenaria
Per ottenere l’indulgenza plenaria durante il Perdono di Assisi, i fedeli devono seguire alcune regole precise stabilite dalla Chiesa. Prima di tutto è necessario confessarsi, un passo fondamentale che deve avvenire negli otto giorni precedenti o successivi alla visita. La partecipazione alla celebrazione della Messa e alla comunione eucaristica è essenziale; è in questo momento che il fedele può rinnovare la propria professione di fede.
Inoltre, è richiesta la recitazione del Credo, un atto di fermo impegno nei confronti della fede cristiana, e del Padre Nostro, che sottolinea la dignità di figli di Dio. Un altro aspetto importante è la preghiera secondo le intenzioni del Papa, che rafforza il legame con la Chiesa e il suo insegnamento. Questi passaggi, riflesso della vita liturgica cattolica, guidano i fedeli verso una sincera riconciliazione e un’autentica esperienza di perdono.
I pellegrini sono invitati non solo a recarsi alla Porziuncola o in altre chiese francescane, ma a vivere questo tempo come un’opportunità di crescita spirituale, per costruire relazioni più solide con gli altri e con Dio, permeate di amore e misericordia.