Fiera Sial di Parigi: il pomodoro da industria del Nord Italia in mostra per sostenibilità e qualità

Alla fiera Sial di Parigi 2024, l’Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia presenterà pratiche sostenibili e il progetto Tomato SAUCE per valorizzare la produzione italiana nei mercati europei.
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Fiera Sial di Parigi: il pomodoro da industria del Nord Italia in mostra per sostenibilità e qualità - (Credit: www.agenfood.it)

Alla vigilia della fiera Sial di Parigi, in programma dal 19 al 23 ottobre 2024, l’Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia si prepara a presentare i rigorosi standard di sostenibilità che contraddistinguono la sua produzione. L’evento rappresenta una significativa opportunità per interagire con giornalisti, esperti del settore e opinion maker, condividendo i valori della produzione di pomodori italiani, spesso sottovalutata al di fuori del nostro paese. Il focus principale sarà sulle pratiche agricole e industriali che garantiscono una filiera rispettosa dell’ambiente e attenta alle condizioni sociali.

Il progetto Tomato SAUCE e la sostenibilità

Il progetto biennale Tomato SAUCE, finanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo principale la valorizzazione delle pratiche di sostenibilità nella produzione di pomodoro da industria, con particolare attenzione ai mercati di Germania e Francia. A partire dal 2023 e fino alla fine del 2025, l’iniziativa si propone di far conoscere i disciplinari produttivi certificati, che garantiscono alti standard ambientali e sociali.

Il progetto non è solo un incentivo alla commercializzazione dei prodotti, ma anche un mezzo per educare i consumatori europei sulla qualità e sulla sostenibilità dei derivati del pomodoro. Attraverso una serie di attività promozionali e informative, Tomato SAUCE mira a colmare il gap esistente tra l’atteggiamento positivo verso la sostenibilità e le scelte reali dei consumatori. La mostra a Parigi, quindi, è parte integrante di questa strategia comunicativa, con l’intento di suscitare un interesse maggiore nei confronti della produzione sostenibile italiana.

Attività promozionali e incontri sul campo

Il progetto ha già visto la realizzazione di diverse iniziative significative. Tra queste, la partecipazione alla fiera Anuga 2023 in Germania ha dato inizio a un ciclo di eventi volti a rapportarsi direttamente con il mercato estero. Oltre a questa fiera, l’Organizzazione ha preso parte a Cibus 2024 a Parma e ha prodotto la docuserie “Truemato“, una serie di cortometraggi destinati a illustrare le pratiche sostenibili nella filiera del pomodoro. Questa produzione audiovisiva è disponibile su YouTube e presenta una visione complessiva della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Uno degli eventi più significativi organizzati è stato un press tour nel mese di settembre, che ha coinvolto giornalisti e food blogger provenienti da Francia e Germania. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di visitare le OP-Organizzazioni di produttori e dialogare con agricoltori e rappresentanti dell’industria di trasformazione. Questo tipo di esperienza diretta è fondamentale per illustrare i metodi di coltivazione, raccolta e trasformazione dei pomodori, evidenziando pratiche di risparmio idrico e riduzione dell’impronta di carbonio, garantendo così una maggiore comprensione del valore dei prodotti italiani.

Andamento della campagna di raccolta 2024

Il 2024 si preannuncia come un anno difficile per la produzione di pomodoro nel Nord Italia. Le stime attuali indicano un calo significativo della quantità di prodotto rispetto agli standard degli anni precedenti. I dati mostrano che nel 2023 il 39,6% del pomodoro è stato destinato alla trasformazione in polpa, mentre il 31,6% è andato ai concentrati e il 27,4% alla passata. Solo una piccola percentuale è stata utilizzata per sughi pronti.

Una nota positiva è che circa il 10% delle superfici dedicate alla coltivazione di pomodori è certificata come “biologica”, mentre il restante è soggetto a pratiche di produzione integrata. Questi disciplinari prevedono un uso limitato di fertilizzanti e risorse idriche, garantendo un impatto ambientale ridotto. Inoltre, i pomodori destinati alla trasformazione sono raccolti attraverso metodi meccanizzati e sono soggetti a certificazioni internazionali di responsabilità sociale che tutelano i diritti dei lavoratori.

Mercati target: Francia e Germania

Francia e Germania sono i principali mercati di sbocco per i derivati del pomodoro italiano, rendendoli obiettivi strategici per il progetto Tomato SAUCE. L’Italia detiene una posizione dominante come fornitore di prodotti a base di pomodoro in Germania, con una quota di mercato quasi del 60%, equivalente a un fatturato di circa 608 milioni di euro. Anche in Francia, l’Italia si conferma leader nel settore, con una quota di oltre il 46% e un valore complessivo di circa 274 milioni di euro.

L’attenzione verso questi mercati è cruciale per il rafforzamento della presenza italiana nell’Unione Europea, evidenziando l’importanza di pratiche produttive sostenibili e altamente qualitative. Con queste iniziative, il pomodoro da industria del Nord Italia si propone non solo come un prodotto da esportazione, ma come un simbolo di responsabilità e impegno green a livello globale.

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2024 da Elisabetta Cina

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