La controversia è esplosa durante il sorteggio per le qualificazioni alla Coppa del Mondo 2026, quando la Fifa ha mostrato una mappa in cui la Crimea appariva come parte della Russia. Questo gesto ha suscitato un immediato rimbalzo diplomatico, con il ministero degli Esteri ucraino che ha ufficialmente chiesto scuse. La Fifa, pur esprimendo rammarico, non ha riconosciuto formalmente l’errore.
La reazione della Fifa e della Federazione calcistica ucraina
In seguito alla richiesta di chiarimenti da parte degli ucraini, la Fifa ha inviato una lettera alla Federazione calcistica ucraina. Un copia di questa missiva è stata pubblicata sul sito della federazione ucraina. Nella lettera, la Fifa attribuisce la responsabilità a un “fornitore esterno di servizi”, promettendo che verranno adottate “misure immediate” per garantire che un episodio del genere non si ripeta. Il documento utilizza il termine “svista”, senza mai menzionare espressamente la parola “errore”. È firmato da Elkhan Mammadov, funzionario Fifa responsabile delle associazioni affiliate, il quale dichiara che “siamo sinceramente rammaricati per qualsiasi preoccupazione che possa aver causato”.
Nonostante le promesse della Fifa, molti ritengono che la risposta non sia sufficiente. La Federazione calcistica ucraina ha continuato a premere per scuse pubbliche più nette e una condanna della situazione attuale in Crimea. Il ministro degli Esteri ucraino ha descritto la questione come un affronto alla sovranità nazionale e ha esortato la Fifa a rivedere le proprie politiche di comunicazione.
Il contesto della disputa territoriale sulla Crimea
La Crimea è al centro di una controversia che va avanti dal 2014, anno in cui la Russia ha annesso la penisola. Nonostante il tentativo di Mosca di legittimare il suo controllo, la comunità internazionale non riconosce l’annessione, considerando la Crimea parte integrante dell’Ucraina. La guerra di aggressione condotta dalla Russia ha intensificato le tensioni, portando l’Ucraina a mantenere una posizione di fermo dinanzi a questo conflitto.
Heorhii Tykhyi, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, ha commentato la situazione, affermando che “la Fifa non solo agisce contro il diritto internazionale, ma contribuisce inadvertitamente a rafforzare la propaganda russa, incoraggiando i crimini di guerra e altre violazioni”. Con il conflitto che perdura ormai da tre anni, la necessità di un’azione correttiva è vista come vitale per non ulteriormente legittimare le posizioni russe.
La rimozione della grafica e le spiegazioni della Fifa
Un portavoce della Fifa ha confermato che la grafica contenente la mappa contestata è stata rimossa dal video trasmesso durante il sorteggio. Negli scambi intercorsi tra le parti, la Fifa ha cercato di chiarire la situazione, proponendo discussioni con rappresentanti ucraini. Anche se la federazione internazionale si è mostrata disponibile a un confronto, questa reazione è vista in molti ambienti come un tentativo di placare le acque più che un’ammissione concreta di responsabilità.
Dalla parte ucraina si avverte una sensazione di impotenza, con la Crimea sotto occupazione russa e una guerra che continua a devastare il paese. La posizione ufficiale dell’Ucraina rimane quella di perseguire la liberazione della Crimea, e ogni gesto – anche quelli di organizzazioni come la Fifa – viene monitorato e valutato con attenzione. In un clima così teso, la corretta rappresentazione geografica diventa un simbolo della lotta per l’integrità territoriale ucraina.
Ultimo aggiornamento il 16 Dicembre 2024 da Armando Proietti