Gli eredi del giudice Paolo Borsellino durante un’udienza preliminare a Caltanissetta hanno sollevato la questione del coinvolgimento delle istituzioni nel processo riguardante il depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio.
Richiesta di Responsabilità Civile Ampliata
Durante l’udienza, i figli del giudice Borsellino hanno richiesto di costituirsi parte civile e hanno esortato la citazione della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministro dell’Interno come responsabili civili. Analogamente, lo stesso è stato richiesto dal fratello del magistrato, Salvatore.
L’Imputazione degli Agenti e le Richieste Legal
Nel processo sono imputati 4 agenti, ex membri del gruppo di indagine “Falcone-Borsellino”, accusati di aver fornito false testimonianze nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. L’ avvocato dello Stato si è costituito parte civile per la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Giustizia, mentre il legale di uno degli imputati ha chiesto tempo per valutare le richieste.
Decisione Rinviata
Il giudice David Salvucci ha rinviato la decisione sulla questione, fissando la prossima udienza per il 19 settembre. Durante l’udienza erano presenti due degli imputati, che hanno assistito alle dichiarazioni degli avvocati dei figli di Paolo Borsellino.
Prospettive degli Avvocati
Gli avvocati dei figli del giudice hanno sottolineato la loro presenza costante per far emergere la verità e hanno espresso fiducia nelle istituzioni e nella magistratura. Hanno inoltre evidenziato che il processo in corso sembra coinvolgere diversi livelli istituzionali, facendo parte di un quadro più ampio che richiede chiarezza e giustizia.