Finto carabiniere tenta di derubare, arrestato dopo un'immediata reazione delle forze dell'ordine

Finto carabiniere tenta di derubare, arrestato dopo un’immediata reazione delle forze dell’ordine

Un uomo di 43 anni tenta di rubare un cellulare in un centro scommesse a Poggiomarino, spacciandosi per carabiniere; arrestato dopo aver minacciato il commerciante con un coltello.
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Finto carabiniere tenta di derubare, arrestato dopo un'immediata reazione delle forze dell'ordine - Gaeta.it

A Poggiomarino, un uomo ha tentato di spacciarsi per un carabiniere sotto copertura, ma ha subito attirato l’attenzione dei veri agenti della sezione radiomobile di Torre Annunziata. L’episodio si è verificato in un centro scommesse, dove il 43enne di origine marocchina, noto per precedenti penali, ha cercato di fare un colpo approfittando di un momento di distrazione del titolare.

Il furto del cellulare e l’intervento della vittima

Il furto è avvenuto in modo audace, con il ladro che ha sottratto il cellulare del commerciante nel bel mezzo della sua attività. Le telecamere di sorveglianza hanno catturato ogni istante dell’accaduto, fornendo prove decisive per l’identificazione dell’autore. Dopo essersi allontanato, il ladro non ha fatto i conti con la reazione pronta del negoziante, che ha utilizzato il GPS del cellulare rubato per rintracciare il ladro.

Una volta localizzato, il titolare ha provato a recuperare il dispositivo. Tuttavia, il confronto non è andato come sperato; l’uomo, infatti, ha reagito in modo violento, estraendo un coltello e minacciando il commerciante. Il clima di tensione ha richiesto un tempestivo intervento da parte dei carabinieri, che non hanno tardato ad arrivare sulla scena.

La fantasia della copertura e l’arresto

All’arrivo dei carabinieri, Laklech ha tentato una manovra disperata per salvarsi, affermando di essere un collaboratore esterno dell’Arma. Secondo la sua versione, era un agente sotto copertura che operava nella sezione omicidi. Tuttavia, la sua affermazione non ha convinto i militari. Le forze dell’ordine hanno riconosciuto immediatamente la falsità della sua dichiarazione, soprattutto in presenza del chiaro video che documentava il furto.

Nonostante il tentativo di inganno, Laklech è stato ammanettato e condotto presso il carcere di Poggioreale. Le sue pretese di essere un agente non hanno avuto alcun peso, e le accuse di furto e minaccia aggravata nei suoi confronti sono state confermate. Questo caso non solo mette in luce il tentativo di dissimulate da parte di un delinquente ma evidenzia anche la prontezza e l’efficacia delle forze dell’ordine nel far fronte alla criminalità.

Un episodio che richiama l’attenzione sulla sicurezza

L’incidente di Poggiomarino ha sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza nella zona, specialmente nei luoghi affollati come i centri scommesse. L’accaduto ha avuto un forte impatto sulla comunità locale e ha portato a riflessioni su come proteggersi da situazioni simili.

Rivolgersi alle autorità, non appena si avverte un comportamento sospetto, e investire in sistemi di sorveglianza si rivelano pratiche sempre più necessarie per garantire la sicurezza personale e dei propri beni. In questo caso, la combinazione tra la reazione veloce del titolare e l’intervento deciso dei carabinieri ha portato a una risoluzione rapida del problema, evitando potenziali conseguenze più gravi.

Ultimo aggiornamento il 19 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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