Firenze in azione: partono le rimozioni delle keybox in centro storico

Firenze in azione: partono le rimozioni delle keybox in centro storico

Firenze avvia la rimozione delle keybox nel centro storico per preservare l’estetica cittadina, parte di un piano più ampio di regolamentazione degli affitti brevi e miglioramento del decoro urbano.
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Firenze in azione: partono le rimozioni delle keybox in centro storico - Gaeta.it

L’amministrazione di Firenze ha avviato la rimozione delle keybox, le cassette per le chiavi utilizzate negli affitti brevi, dal centro storico della città. Questa iniziativa fa parte del nuovo regolamento di polizia urbana approvato dal Comune, volto a mantenere l’estetica del centro, che è Patrimonio dell’umanità UNESCO. La sindaca Sara Funaro e l’assessore al turismo Jacopo Vicini hanno supervisionato il primo intervento, che ha avuto luogo in via de’ Cimatori e via Lambertesca, dove sono state eliminate le prime cassette. Attualmente, su circa 400 chiavi censite, è rimasto solo un terzo.

Un passo decisivo per il decoro urbano

La rimozione delle keybox è considerata solo il primo passo per l’amministrazione fiorentina. La sindaca Funaro ha intensificato l’impegno nel miglioramento del decoro urbano, sostenendo che questa iniziativa è inserita in un piano più ampio di regolamentazione degli affitti brevi. A suo avviso, la presenza di questi dispositivi influisce negativamente sull’immagine della città, già turbata da una proliferazione di affitti turistici in aree residenziali.

“L’attenzione dell’amministrazione sarà massima nel rimuovere e continuare a controllare,” ha dichiarato Funaro, enfatizzando l’importanza di garantire che Firenze mantenga il suo fascino e la sua autenticità. La sinergia tra il Comune e la polizia municipale mira a far rispettare il nuovo regolamento, auspicando una maggiore cura da parte dei proprietari degli immobili.

Controlli e sanzioni: il protocollo di rimozione

L’assessore Vicini ha menzionato che, nonostante una comunicazione preventiva avvenuta già a novembre, non tutti i proprietari hanno rispettato le scadenze per la rimozione. Per questo motivo, la polizia municipale è stata costretta a intervenire per rimuovere le keybox e irrogare sanzioni ai trasgressori.

Violazioni come l’installazione non autorizzata delle keybox comportano una multa di 400 euro, nel caso siano state affisse sulla pubblica via. Inoltre, esistono gravi conseguenze legali se nel processo di gestione delle chiavi vengano aggirate normative sul riconoscimento degli ospiti. In tali circostanze, la legge prevede pene penali che includono l’arresto e sanzioni pecuniarie rilevanti.

Iniziative future e segnalazioni in arrivo

Il commissario della polizia municipale, Leonardo Magnolfi, ha dichiarato che la rimozione delle keybox inizierà in diverse zone della città, segnalando quelle in cui la presenza di affitti brevi è più massiccia. La strategia è chiara: affrontare il problema a livello comunale e non solo nel centro storico. Una serie di controlli è già pianificata anche per altre aree di Firenze, dove ci sono già state richieste di intervento.

Con il nuovo protocollo, l’amministrazione fiorentina si prepara a monitorare e gestire il fenomeno degli affitti brevi, rendendo più difficile per i trasgressori eludere le normative esistenti. L’obiettivo è quello di garantire non solo il decoro urbano, ma anche la sicurezza e la qualità della vita dei residenti e dei visitatori.

Firenze, quindi, si avvia verso un percorso di regolamentazione più rigoroso, cercando di bilanciare le esigenze del turismo con la salvaguardia della qualità della vita urbana.

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