Firmato protocollo d'intesa per il coordinamento della bonifica dell'area industriale di Tito Scalo

Firmato protocollo d’intesa per il coordinamento della bonifica dell’area industriale di Tito Scalo

Il Prefetto di Potenza firma un protocollo per istituire un tavolo tecnico permanente, volto a gestire la bonifica dell’Area Industriale di Tito Scalo, con investimenti significativi e obiettivi di riqualificazione ambientale.
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Firmato protocollo d'intesa per il coordinamento della bonifica dell'area industriale di Tito Scalo - Gaeta.it

Nella mattinata di oggi, il Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha ufficializzato la firma di un protocollo d’intesa presso la sede della Prefettura per dare vita a un tavolo tecnico permanente. Questo órgão di coordinamento si propone di gestire le procedure di bonifica dell’Area Industriale di Tito Scalo, un sito di rilevanza nazionale gravemente compromesso dalla contaminazione industriale.

Obiettivi del tavolo tecnico

L’iniziativa mira a velocizzare le fasi di bonifica del territorio, come ha sottolineato il Prefetto Campanaro. Secondo il funzionamento stabilito, il tavolo si concentrerà su sinergie tra le varie entità coinvolte, garantendo una pianificazione e un’implementazione delle azioni concordate. L’obiettivo finale è quello di riqualificare un’area che, negli anni, ha accumulato diverse problematiche legate all’inquinamento e all’abbandono industriale. Le attività di bonifica sono sostenute da un insieme di accordi di programma esistenti che termineranno con risultati tangibili per l’ambiente e per la comunità.

La cooperazione tra enti statali, locali e regionali sarà essenziale per tracciare un percorso che porti a risultati concreti. Con la presenza dei rappresentanti di vari organi, si punta a creare un cadenzario di incontri per monitorare progressi e decisioni operative da adottare.

Estensione e caratteristiche del sito

L’area interessata dal protocollo, il cui perimetro è stato aggiornato nel 2023, si estende per 57 ettari e si trova a una distanza di circa 4,5 chilometri dal centro abitato di Tito. Quest’area include particolari segmenti come gli ex stabilimenti Daramic e Liquichimica, ampiamente compromessi da attività industriali precedenti. Lo stato attuale di questi luoghi richiede un intervento mirato per rimuovere i contaminanti e ripristinare l’integrità ambientale.

È importante notare come la bonifica non riguardi solo i terreni, ma influisca anche sulla salute pubblica e sulla qualità della vita dei residenti. Pertanto, l’iniziativa non solo affronta le problematiche ambientali, ma mira anche a garantire la sicurezza e il benessere delle persone che vivono nelle vicinanze.

Investimenti e monitoraggio dell’uso delle risorse

In occasione della firma del protocollo, l’assessore regionale all’Ambiente, Laura Mongiello, ha ricordato lo stanziamento di 12 milioni di euro da parte del governo nazionale per il risanamento dell’area, approvato a dicembre 2024. Questo investimento rappresenta una somma significativa che dovrà essere gestita con attenzione. Mongiello ha messo in evidenza l’importanza del tavolo per assicurare che i fondi siano utilizzati in modo efficace e che i lavori vengano conclusi in tempi brevi, tenendo conto della complessità della situazione.

L’attenzione sarà rivolta anche alla trasparenza del processo, con relazioni periodiche per informare la popolazione sui progressi fatti e sulle prossime operazioni. La necessità di rendere disponibile un’adeguata comunicazione è fondamentale per costruire un clima di fiducia tra le istituzioni e la cittadinanza.

Modello di governance e future prospettive

Il Direttore Generale della Direzione Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente, Luca Proietti, ha evidenziato come questo modello di governance sia già stato adottato con successo in altre città italiane come Trento e Crotone. Il tavolo tecnico di Potenza rappresenta un’opportunità per trasferire esperienze positive e ottimizzare le strategie di intervento nella bonifica dei suoli inquinati.

Con i finanziamenti previsti, la Regione Basilicata avrà la possibilità di attuare interventi finalizzati alla rigenerazione di terreni che hanno vissuto un declino a causa delle pratiche industriali dannose. Creare un’area recuperata non è solo una questione di risanamento ambientale, ma anche di sviluppo futuro per il territorio. Questo progetto, dunque, si pone come un passo importante verso un uso sostenibile delle risorse e la promozione di un’economia verde nella regione.

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