L’approvazione del ministero dell’Ambiente per la costruzione di un porto crocieristico a Fiumicino segna un importante sviluppo nel settore turistico della zona. Royal Caribbean International, l’azienda coinvolta nel progetto, è in attesa di ulteriori autorizzazioni necessarie, mentre le polemiche riguardo l’impatto ambientale e le infrastrutture locali continuano a sollevarsi. L’opera, dal costo significativo, promette di trasformare radicalmente l’area, offrendo nuove opportunità per il turismo e il commercio.
approvazione del ministero dell’ambiente
Il via libera del ministero dell’Ambiente per il terminal crocieristico a Fiumicino ha suscitato grande attenzione. Secondo le fonti del dicastero, il progetto non avrà una “significativa incidenza” sulla riserva statale del litorale romano, una notizia che rappresenta un passo fondamentale per Royal Caribbean. Nonostante l’approvazione, persistono le preoccupazioni espresse da organizzazioni come Legambiente e Italia Nostra, le quali avvertono che la foce del Tevere è un’area vulnerabile e priva di adeguate infrastrutture per sopportare un incremento del traffico turistico.
Le obiezioni non riguardano solo le questioni ambientali legate ai possibili aumenti di inondazioni, ma anche ai rischi legati alla saturazione infrastrutturale esistente. Le organizzazioni chiedono pertanto un’attenta analisi delle conseguenze che una simile opera potrebbe comportare sul territorio.
caratteristiche del nuovo porto crocieristico
Il terminal crocieristico di Fiumicino prevede un investimento di circa 500 milioni di dollari e, una volta operante, sarà in grado di ospitare ogni tre giorni le enormi navi da crociera delle classi Oasis e Icon of the Seas. Oltre ai punti d’ormeggio per 750 imbarcazioni e 40 yacht di grandi dimensioni, il progetto includerà anche spazi commerciali e un hotel.
La prima fase dei lavori si prevede inizi a febbraio 2024, iniziando con la costruzione di un approdo e di un’area per accogliere i passeggeri. Dalla prossima estate, proseguiranno le opere che porteranno alla realizzazione di altre due darsene destinate alle navi da crociera, insieme a spazi commerciali che si estenderanno su un’area di oltre 7 mila metri quadrati.
L’idea del porto è quella di creare non solo un punto di partenza per crociere, ma anche un’area di ritrovo per i turisti, con ristoranti, negozi e centri di business, ampliando così le opportunità di sviluppo economico nella regione.
le fasi di costruzione e le prospettive future
Il progetto si svilupperà in diverse fasi, con il completamento della costruzione principale previsto entro luglio 2026, quando si prevede che saranno operativi nuovi moli per le navi da crociera. La struttura si estenderà in una zona della foce del Tevere, nei pressi del vecchio Faro, su un’area concessa per 90 anni dalla regione a Fiumicino Waterfront, una società associata a Royal Caribbean.
Entro il 2028, è prevista la realizzazione di un hotel chiamato “Colosseo sul mare”, che disporrà di 200 camere e 50 appartamenti. La realizzazione di questo terminal rappresenta un’iniziativa cruciale per il rilancio del turismo a Fiumicino e, più in generale, per l’intera area metropolitana di Roma, nelle cui dinamiche turistiche e commerciali potrebbe apportare un significativo contributo.