La questione della salvaguardia ambientale nella zona di Fregene è tornata prepotentemente alla ribalta negli ultimi giorni. All’indomani delle dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente, Stefano Costa, il presidente dell’associazione Autonomia da Fiumicino, Piero Strocchi, ha risposto con cifre significative che evidenziano un problema serio: l’abbattimento degli alberi nel territorio. Questa situazione ha scatenato la necessità di un’azione concreta da parte delle istituzioni locali e nazionali per proteggere l’ambiente e stimolare la riflessione sull’importanza delle iniziative green.
L’appello di Strocchi e i numeri allarmanti
Il contesto del deterioramento ambientale
Nel suo intervento, Piero Strocchi ha sottolineato come l’associazione che presiede non intenda avviare polemiche, ma piuttosto mettere in luce dati significativi per far comprendere la gravità della situazione. Nella sua comunicazione, Strocchi ha menzionato il video pubblicato dall’assessore, affermando che “il focus non deve essere spostato dalla sostanza dei numeri presentati.” La preoccupazione principale dell’associazione è il crescente numero di autorizzazioni rilasciate per l’abbattimento degli alberi. Questi dati, secondo Strocchi, sono un chiaro indicatore di una gestione poco oculata delle risorse verdi del territorio.
Un quadro allarmante di abbattimenti
Analizzando i numeri, Strocchi ha comunicato che nel 2022 sono state rilasciate 101 autorizzazioni all’abbattimento di alberi, cifra che è aumentata nel 2023 a 151. Quest’anno, le previsioni indicano ben 270 autorizzazioni, per un totale complessivo di 522 abbatimenti in un triennio. Questi dati richiamano l’attenzione sulla necessità di un intervento tempestivo e decisionale da parte della politica, richiamando al fatto che, se non vengono adottate misure significative per proteggere la pineta di Fregene, la situazione si farà insostenibile.
Richieste chiare e azioni dirette
Un manifesto per Fregene e coinvolgimento della comunità
Strocchi ha nel contempo lanciato un’appello a tutti i cittadini, ai comitati e alle autorità locali e nazionali, invitando a un’azione collettiva per il benessere dell’ambiente. Attraverso il “Manifesto per Fregene, proposte in 10 punti”, l’associazione esprime la volontà di accentuare la salvaguardia ambientale, richiedendo un’attenzione particolare verso la pineta, un patrimonio naturale di inestimabile valore per la comunità.
L’associazione Autonomia da Fiumicino ha anche reso noto che l’adesione non richiede alcuna tessera politica o sanitaria, incoraggiando la cittadinanza a partecipare attivamente. L’obiettivo è quello di creare una comunità unita nella lotta per la tutela del territorio, affinché ogni volontà venga rispettata al fine di garantire un’azione forte e coesa.
Attesa di un incontro con l’assessore
Inoltre, Strocchi ha ribadito la sua attesa per una convocazione da parte dell’assessore Costa, promessa che risale a maggio. Questo incontro è visto come cruciale per discutere i temi affrontati dall’associazione, i quali risultano fondamentali per il futuro della pineta di Fregene e per la qualità dell’ambiente locale. Nonostante le difficoltà, Strocchi ha espresso la volontà di procedere per il proprio cammino, attenendosi ai principi di legalità e rispetto.
Pressioni politiche e responsabilità istituzionali
La richiesta di azioni concrete
La situazione attuale mette in luce la necessità di un intervento diretto da parte delle istituzioni, le quali devono farsi carico delle responsabilità nei confronti della comunità e dell’ambiente. Le dichiarazioni di Strocchi sono rappresentative della crescente frustrazione dei cittadini nei confronti di una politica che spesso sembra trascurare le problematiche di tutela ambientale. Il contrasto tra promesse di impegno ambientale e i fatti riscontrabili con i numeri esposti dall’associazione pone interrogativi sulla reale motivazione delle decisioni politiche in merito all’abbattimento degli alberi nel territorio.
La questione della pineta di Fregene, quindi, non è soltanto un tema locale ma ha ripercussioni che possono estendersi a tutta la comunità. La responsabilità di proteggere questo patrimonio spetta non solo agli enti locali ma è un compito condiviso da tutti coloro che abitano e vivono in questo territorio, per il quale è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2024 da Marco Mintillo