Fiumicino, una barriera di cemento e metallo che divide la spiaggia: i cittadini si lamentano

Fiumicino, una barriera di cemento e metallo che divide la spiaggia: i cittadini si lamentano

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A Fiumicino un lungo muro tra i bilancioni e l’arenile scatena la protesta dei cittadini. La struttura, parte del progetto per un porto crocieristico, viene contestata come simbolo di speculazione e isolamento.

Un muro di cemento e ferro si estende per centinaia di metri lungo il litorale di Fiumicino, proprio tra i tradizionali bilancioni da pesca e l’arenile. La struttura è composta da una fila di new jersey in calcestruzzo sormontati da una pesante griglia metallica, parte della quale oggi giace accartocciata sulla sabbia. Il lato interno della barriera, pienamente visibile dalla spiaggia, è di competenza comunale. Il muro è stato presto ricoperto da scritte, simboli e disegni che testimoniano l’opposizione popolare e, in più punti, mostra segni di cedimento strutturale.

Residenti e attivisti contro la barriera sulla costa

La presenza della barriera ha suscitato sconcerto tra i residenti, che non possono più raggiungere liberamente il bagnasciuga passando dai bilancioni. La contestazione è sfociata in una vera e propria mobilitazione: domenica 23 marzo, da Roma è partita una biciclettata collettiva che ha visto centinaia di persone raggiungere la spiaggia, portando con sé bandiere, striscioni e slogan contro quello che gli attivisti definiscono “un progetto speculativo”. L’oggetto della protesta è il porto crocieristico previsto nel territorio di Fiumicino, un’opera considerata invasiva e poco trasparente.

Le domande senza risposta sul progetto del porto

Tra i punti al centro delle critiche c’è la mancanza di chiarezza sull’origine del muro e sulla destinazione reale dell’area. La commissione trasparenza comunale, convocata per discutere il caso, non ha fornito risposte soddisfacenti: i cittadini chiedono documentazione pubblica e spiegazioni formali sul motivo della perimetrazione e sulle connessioni dirette con il progetto del porto gestito dalla Waterfront Fiumicino Srl. La barriera, lunga oltre 500 metri, è vista come il primo segnale concreto di un cantiere che ancora non ha ricevuto autorizzazioni definitive.

Nessun permesso necessario per delimitare l’area

Secondo quanto riferito da un dirigente comunale durante l’unica seduta aperta sul tema, la perimetrazione non ha richiesto permessi, a differenza del futuro cantiere per il porto vero e proprio, inserito tra le opere previste per il Giubileo. La stessa Waterfront Fiumicino ha confermato questa versione, precisando che la barriera costituisce una “protezione dell’area in concessione” e non è parte delle lavorazioni effettive relative alla Variante di progetto, la cui approvazione è ancora in attesa di conclusione.

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