Flash mob per la biodiversità: Greenpeace e attivisti sfidano i governi alla Cop16 di Roma

Flash mob per la biodiversità: Greenpeace e attivisti sfidano i governi alla Cop16 di Roma

A Roma, Greenpeace e ONG ambientaliste organizzano un flash mob per sensibilizzare i governi sulla protezione della biodiversità, chiedendo il rispetto degli impegni internazionali e fondi urgenti per l’ambiente.
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Flash mob per la biodiversità: Greenpeace e attivisti sfidano i governi alla Cop16 di Roma - Gaeta.it

A Roma, il 25 febbraio 2025, si è svolto un vivace flash mob organizzato da Greenpeace insieme ad altre ONG ambientaliste, in occasione della Cop16.2, la conferenza mondiale dedicata alla biodiversità, presso la sede della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura. Questo evento, ricco di colori, musica e maschere, ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare i governi affinché rispettino gli impegni assunti due anni fa in materia di protezione dell’ambiente.

Le richieste degli attivisti

Gli attivisti presenti all’evento hanno sollecitato i rappresentanti dei vari paesi a mantenere le promesse fatte durante precedenti incontri, in particolare quelle del 2022, in occasione della Cop di Montreal. In quell’occasione, era stato stabilito di proteggere il 30% delle terre e il 30% degli oceani del pianeta entro il 2030. Martina Borghi, Responsabile Campagna Foreste di Greenpeace Italia, ha spiegato la gravità della situazione attuale: “Siamo qui per chiedere che a questa riunione siano finalmente mantenute le promesse.”

L’appello degli attivisti è chiaro: occorre sbloccare urgentemente 20 miliardi di dollari entro il 2025 e altri 30 miliardi entro il 2030. Questi fondi sono necessari per garantire che le decisioni prese in ambito internazionale possano tradursi in azioni concrete e giuste, in particolare per il sostegno delle comunità indigene, custodi di una parte significativa delle risorse naturali del mondo.

La situazione globale della biodiversità

I dati sulla biodiversità sono allarmanti. Stiamo assistendo a una perdita massiccia di specie animali e vegetali, con oltre un milione di specie a rischio estinzione. La deforestazione avanza a ritmi vertiginosi: ogni due secondi, scompare un’area di foresta grande quanto un campo da calcio. L’attivismo di Greenpeace punta il riflettore su questioni cruciali; la salute degli oceani e delle foreste è fondamentale per affrontare la crisi climatica. Questi ecosistemi funzionano come enormi serbatoi di carbonio e hanno un’eccezionale capacità di assorbire anidride carbonica. La loro perdita rappresenta una minaccia diretta per il clima della Terra.

Martina Borghi ha sottolineato come, se non si preservano questi alleati naturali, sarà impossibile affrontare in modo efficace l’emergenza climatica che stiamo vivendo. Gli impegni presi a livello internazionale devono avere un impatto reale, garantendo una protezione equa e duratura delle aree naturali.

L’impatto delle iniziative locali

L’azione di Greenpeace e di altre ONG non si limita al solo evento di oggi, ma è parte di una mobilitazione globale per la salvaguardia dell’ambiente. Questi flash mob e altre azioni di sensibilizzazione esperienziale puntano a coinvolgere la cittadinanza, rendendo palpabile l’importanza della protezione della biodiversità. Il supporto della società civile è cruciale per esercitare pressione sui decisori politici, affinché le promesse fatte vengano tradotte in leggi e politiche concrete.

Il numero crescente di eventi di questo tipo mette in evidenza quanto sia forte l’impegno di attivisti e cittadini nel richiedere azioni immediate. Le campagne di Greenpeace non solo portano avanti la loro agenda, ma creano consapevolezza e stimolano dibattiti su tematiche di grande attualità, come la crisi climatica e la perdita della biodiversità. Il coordinamento delle iniziative a livello locale e internazionale potrebbe rappresentare la chiave per affrontare queste sfide e per garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta.

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