Flavio Briatore inaugura Crazy Pizza a Napoli: tra polemiche e sostegno dei pizzaioli locali

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Flavio Briatore inaugura Crazy Pizza a Napoli: tra polemiche e sostegno dei pizzaioli locali - Fonte: Ansa | Gaeta.it

L'apertura di Crazy Pizza sul lungomare di Napoli ha innescato un acceso dibattito tra gli amanti della vera pizza napoletana e coloro che sono pronti ad abbracciare novità culinarie. Flavio Briatore, imprenditore e celebre personaggio televisivo, ha presentato il suo locale come un'esperienza gastronomica unica, contrapposta al tradizionale concetto di pizzeria e ha avuto l'appoggio inaspettato di un noto pizzaiolo partenopeo.

L’incontro di Briatore con i giornalisti

Una visione innovativa della pizza

Durante la conferenza stampa di inaugurazione, Flavio Briatore ha esposto la sua visione per Crazy Pizza, sottolineando che il locale non è concepito come una semplice pizzeria. “Qui non siamo in competizione con nessuno, vogliamo offrire una serata tranquilla”, ha affermato. La sua proposta è di creare una combinazione di musica, buon cibo e un servizio di alta qualità, cercando di attrarre un pubblico che cerca un’esperienza gastronomica distinta.

Nonostante il maltempo che ha caratterizzato il giorno della sua inaugurazione, Briatore ha cercato di trasmettere l’energia positiva legata alla sua impresa. Ha evidenziato la capacità di Napoli di attirare visitatori, tornando a ripetere che la città è un “brand figo”, sebbene ammetta di conoscerla poco: "La conosco come base di partenza per Capri", ha detto.

Le polemiche sulla vera pizza napoletana

La decisione di Briatore di aprire un ristorante che propone pizza a prezzi considerati alti da molti ha scatenato una serie di polemiche tra i napoletani. Tanti sostengono che il suo concept non possa rappresentare la tradizione della pizza napoletana. Tuttavia, Briatore ha risposto a queste critiche, chiarendo che ogni impresa culinaria ha diritto di esistere e che Napoli merita di avere un brand legato alla pizza che riesca a conquistare il pubblico internazionale.

Sostegno da Gino Sorbillo

L'importanza dell'unità tra pizzaioli

Uno dei momenti salienti dell’inaugurazione è stato l’arrivo di Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli più noti di Napoli, che ha espresso il suo affetto per l'iniziativa di Briatore. Sorbillo ha immortalato l'evento portando con sé un corno portafortuna, simbolo di protezione e buona fortuna, per dare il benvenuto all’imprenditore. Questo gesto indica una visione di unità tra due approcci differenti alla pizza, abbracciando il concetto che anche la modernità possa convivere con la tradizione.

“Qui ci sono mille nomi legati alla pizza” ha detto Briatore, condividendo la sua opinione sulla necessità di un brand identificativo per la pizza napoletana. I due pizzaioli stanno quindi cercando di dimostrare che, pur mantenendo le proprie singolarità, sia possibile costruire qualcosa di nuovo e innovativo, capace di attrarre non solo i residenti, ma anche i turisti.

Il menu e i prezzi di Crazy Pizza

Una proposta gastronomica sofisticata

Nel menu di Crazy Pizza, i prezzi si discostano nettamente da quelli tradizionali. La classica Margherita è proposta a 17 euro, mentre il prezzo per una pizza di livello superiore, come quella con prosciutto iberico Patanegra, raggiunge i 65 euro. Questi prezzi sono stati oggetto di discussione tra i cittadini napoletani, con molti che ritengono eccessivo un costo così alto per un prodotto emblematico della loro cultura culinaria.

Briatore, tuttavia, difende la sua scelta di enfatizzare la qualità degli ingredienti e il servizio. “Abbiamo dei ragazzi molto bravi”, ha affermato, ponendo l’accento sull’attenzione che dedica alla selezione delle materie prime e all’atmosfera che si vuole creare all'interno del locale, con DJ e un servizio curato.

L’apertura di Crazy Pizza rappresenta un esperimento audace che potrà cambiare le dinamiche della ristorazione napoletana, portando una ventata di novità e attirando nuove clientele, restando però avvolto dal dibattito tra tradizione e innovazione.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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