Il mondo della scuola è nuovamente in subbuglio per la decisione del ministero dell’Istruzione di annullare le nomine annuali dei docenti, assegnate attraverso un algoritmo. La Flc Cgil di Ancona esprime il suo disappunto, accusando il governo di non aver preso provvedimenti sufficienti per gestire una situazione che si fa sempre più critica, colpendo in particolare i precari del settore.
Il grido d’allerta della Flc Cgil Ancona
Politiche scolastiche sotto accusa
Giovanni Masuzzo, segretario generale della Flc Cgil di Ancona, ha sollevato nuovamente il velo su problematiche persistenti nel sistema scolastico italiano. Secondo Masuzzo, “le politiche messe in atto dall’attuale governo si stanno dimostrando disastrose e rischiano di mandare in tilt l’intero comparto.” La sua denuncia si fonda sulla percezione che le nuove procedure concorsuali e la complessità delle graduatorie già esistenti stiano soffocando il sistema scolastico. Le modifiche agli organici, sia di fatto che di diritto, insieme alle immissioni in ruolo differenziate, non avrebbero dato risposta alle reali necessità del personale docente.
La complessità della situazione
Masuzzo ha inoltre sottolineato che l’algoritmo utilizzato dal ministero, che dovrebbe facilitare il processo di assegnazione delle risorse e dei docenti, è diventato vittima di un sistema confuso e articolato che non riesce più a distinguere tra posti disponibili e posti accantonati. Questa confusione si riverbera su migliaia di precari, che si trovano di fronte a contratti resi inutili e situazioni economiche precarie, creando così un clima di instabilità e incertezza.
Proteste dei precari: una situazione insostenibile
Una voce dal Comitato idonei2020 Marche
Intervenuta nella discussione, anche Lucia Giachini, rappresentante del Comitato idonei2020 Marche, ha denunciato il trattamento subito dai precari abilitati e già inseriti in una graduatoria di merito. Giachini ha sottolineato come “il congelamento delle assunzioni a vantaggio dei vincitori di nuovi concorsi Pnrr, ancora non conclusi, rappresenti l’ennesima beffa per chi, pur avendo soddisfatto i requisiti necessari, si trova a rischio di esclusione dal mondo del lavoro.” Le preoccupazioni di Giachini si estendono al futuro, temendo che i corsi abilitanti a pagamento possano permettere a nuovi concorrenti di superare le graduatorie consolidate.
Ritorno alle nomine in presenza
La Flc Cgil Ancona ha lanciato un appello forte e chiaro: è necessario tornare alle nomine in presenza. Tale richiesta è giustificata dalla necessità di semplificare una macchina ministeriale che appare sempre più impazzita e di garantire trasparenza e imparzialità, principi cardine per l’Amministrazione Pubblica. Masuzzo e i suoi colleghi sperano che, attraverso una maggiore chiarezza procedurale, si possano garantire diritti e stabilità ai lavoratori del settore.
La realtà delle nomine in provincia di Ancona
Ritardi e confusione nelle pubblicazioni
Nella provincia di Ancona, i docenti sono stati finalmente nominati il 3 settembre, ma il ritardo rispetto al cronoprogramma ufficiale ha creato ulteriori disagi. La partenza dell’anno scolastico, fissata per l’11 settembre, ha reso queste tempistiche ancora più allarmanti. Nonostante la gioia dei professori per aver ottenuto una supplenza, la situazione è rapidamente degenerata. Il giorno successivo, infatti, l’Ufficio scolastico provinciale ha comunicato l’annullamento delle nomine senza fornire spiegazioni né tempistiche per una nuova pubblicazione.
Le conseguenze sul personale docente
Le reazioni dei docenti colpiti da questa decisione non si sono fatte attendere. Molti si sono trovati costretti a prendere servizio in altre scuole e a organizzare la propria vita attorno a questi contratti, nutrendo preoccupazioni sui futuri sviluppi. Il gruppo di docenti precari si è sentito nuovamente messo da parte, in un processo che, anziché garantire stabilità, appare contraddittorio e insoddisfacente. La mancanza di informazioni e chiarezza ha contribuuito a un clima di incertezza, facendo lievitare l’ansia tra i professionisti del settore.
La Flc Cgil Ancona e i vari gruppi di insegnanti, pertanto, continuano a mobilitarsi per far valere i diritti dei precari e presentare proposte che possano risolvere questa crisi in modo costruttivo.