La mostra “Le avventure di Pinocchio nel fantastico mondo di Carlo Collodi” a Viterbo fatica a richiamare pubblico nonostante il periodo dei ponti festivi. Allestita a palazzo degli Alessandri nel quartiere San Pellegrino, l’esposizione avrebbe dovuto attrarre numerosi turisti e residenti, ma i numeri registrati durante le festività non hanno soddisfatto né gli organizzatori né gli sponsor.
Andamento delle visite durante le festività di aprile
Durante il 25 aprile l’affluenza è stata estremamente bassa secondo Silvio Merlani, rappresentante di Tusciart Italia Eventi, società promotrice dell’evento. La mattinata ha visto la presenza di appena due o tre visitatori, mentre nel pomeriggio si è registrato un lieve miglioramento con circa quindici persone. Questi numeri risultano deboli rispetto alle aspettative degli organizzatori, che avevano previsto un maggior coinvolgimento del pubblico durante il ponte di Pasqua e Pasquetta, anch’essi risultati deludenti.
Mostra e contenuti rivolti a un pubblico variegato
Merlani sottolinea come la mostra non sia pensata esclusivamente per i più piccoli, ma abbia anche contenuti artistici rivolti a un pubblico adulto. Sono infatti esposte installazioni a grandezza naturale e opere d’arte riferite al mondo creato da Carlo Collodi. Questo rende lo scarso interesse registrato ancora più sorprendente e frustrante per i promotori, visto che il contesto culturale sarebbe potuto attrarre un target variegato di visitatori.
Difficoltà della promozione e impatto sul quartiere san pellegrino
Oltre al flusso contenuto di visitatori, la promozione della mostra sembra non aver raggiunto il pubblico sperato. Merlani denuncia l’insufficiente diffusione del materiale pubblicitario, con circa trecento manifesti che di fatto risultano invisibili sia a Viterbo che a Roma. Segnala anche condizioni d’affissione scadenti, con manifesti strappati o riferimenti a eventi passati ancora visibili su totem cittadini, elementi che danneggiano l’efficacia della comunicazione.
Effetti sul quartiere san pellegrino
Questa situazione incide negativamente anche sulla percezione degli abitanti del quartiere San Pellegrino, area che avrebbe potuto beneficiare di un incremento turistico e commerciale. La presenza significativa di visitatori avrebbe potuto dare un impulso positivo a negozi e attività locali, ma il riscontro modesto della mostra impedisce un rilancio concreto del territorio.
Prospettive e conferma della chiusura programmata a maggio
Malgrado i problemi emersi dai dati di affluenza e dalla pubblicità, Merlani assicura che la mostra rimarrà aperta fino al 18 maggio. Pur considerando l’ipotesi di una chiusura anticipata, la decisione è stata presa in accordo con sponsor e collaboratori per mantenere gli accordi presi. L’organizzatore sottolinea inoltre la speranza che iniziative come San Pellegrino in Fiore possano dare nuovo impulso all’area, contribuendo a recuperare interesse e visitatori.
Condizioni per la prosecuzione dell’evento
Tuttavia, resta chiaro che per proseguire serve un cambiamento nelle modalità di promozione e un maggiore coinvolgimento del pubblico. In mancanza di questi elementi, la mostra rischia di non superare le difficoltà attuali, nonostante la qualità delle opere esposte e il richiamo culturale legato a uno dei classici della letteratura per l’infanzia italiana.