Florence Queer Festival 2023: celebrazione della cultura Lgbtqia+ tra storia e attualità

Dal 27 novembre al 1 dicembre 2023, il Florence Queer Festival celebra la cinematografia LGBTQIA+ con film, incontri e masterclass, affrontando temi come l’HIV, l’identità di genere e la diversità.
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Florence Queer Festival 2023: celebrazione della cultura Lgbtqia+ tra storia e attualità - Gaeta.it

Al via la 22ma edizione del Florence Queer Festival, un’importante manifestazione che illumina il panorama della cinematografia Lgbtqia+ toscana dal 27 novembre al 1 dicembre 2023. Questo evento annuale si propone di affrontare tematiche cruciali come la lotta contro l’Hiv e la lotta contro lo stigma, l’identità di genere e l’autodeterminazione, in un contesto di dialogo e celebrazione della sessualità libera e della diversità. Attraverso film, incontri e masterclass, il festival offre uno spazio di riflessione e integrazione, permettendo al pubblico di esplorare e comprendere la complessità delle vite non binary e transgender.

Un calendario ricco di eventi e proiezioni

Per cinque giorni, il cinema La Compagnia di Firenze si trasformerà in un hub di idee e creatività. La rassegna propone una selezione di 23 film che spaziano dalle opere più provocatorie alle narrazioni più intime. Ogni proiezione è un’opportunità per riflettere su come la memoria storica possa influenzare la nostra realtà contemporanea. Tra i titoli presentati spicca “Io non sono nessuno” di Geraldine Ottier, una pellicola che esplora il fervore rivoluzionario degli anni ’70, un periodo cruciale per la liberazione sessuale e l’emancipazione delle identità Lgbtqia+. Il festival sarà arricchito dalla presenza dell’autrice, che introdurrà il suo lavoro al pubblico.

Un altro film significativo è “Quir” di Nicola Bellucci, che racconta le strade di Palermo, un luogo che sfida le convenzioni sociali. Bellucci parteciperà attivamente all’evento, portando il suo punto di vista su tematiche attuali. Non mancherà nemmeno il docufilm “5 nanomoli” di Elisa Mereghetti e Marco Mensa, che racconta la storia di Valentina Petrillo, prima atleta transgender paralimpica italiana. Questi film non sono solo opere artistiche, ma rappresentano voci e storie che meritano di essere ascoltate.

Un focus sull’Aids e le sue ripercussioni

La questione dell’Aids, purtroppo ancora attuale, sarà centrale nella programmazione del festival. L’inaugurazione avverrà il 27 novembre con la prima nazionale di “Vivre, mourir, renaître”, un film diretto da Gaël Morel, presentato al Festival di Cannes 2024. Questo racconto intenso di relazioni spezzate dalla crisi dell’Aids si propone di stimolare una riflessione profonda sul tema. Nell’arco dell’evento, ci sarà spazio anche per il film “Baldiga – Unlocked Heart” di Markus Stein, che mette in luce la figura di Jürgen Baldiga, un fotografo queer che ha documentato la Berlino degli anni ’80. Con questi film, il festival non solo celebra le storie di lotta e resistenza, ma si impegna anche a educare e sensibilizzare il pubblico sulle problematiche legate all’Hiv.

Il festival si chiuderà con “Photo Booth” di John Greyson, un’opera che intreccia l’immaginario queer con la questione palestinese. Questa scelta rappresenta una netta posizione contro il genocidio in corso a Gaza, facendo eco all’importanza delle narrazioni che si oppongono all’oppressione. Utilizzando il cinema come mezzo di denuncia e sensibilizzazione, il Florence Queer Festival si afferma non solo come una rassegna di film, ma come un movimento culturale che invita tutti a riflettere e a impegnarsi per una società più giusta e inclusiva.

Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Sofia Greco

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