La primavera 2025 ha portato nuovi dati sulle presenze turistiche a Brescia e dintorni. Confcommercio ha raccolto informazioni aggiornate che evidenziano come si muovono i visitatori in città e nelle località limitrofe. L’analisi riguarda flussi di italiani ma anche di stranieri, con numeri che permettono di capire dove si concentra il turismo e da quali aree arriva.
i numeri dei visitatori durante il weekend pre pasquale a brescia e desenzano
Nel venerdì e sabato subito prima di Pasqua, la città di Brescia ha registrato circa 79 mila visitatori, segnando una diminuzione del 17% rispetto ai 96 mila del weekend precedente, che cadeva il 4 e 5 aprile. Il calo sembra riflettere una flessione nel turismo locale su questo arco temporale. Al contrario, Desenzano del Garda ha mostrato una crescita del 12% nel numero di visitatori tra i due fine settimana messi a confronto. Qui gli stranieri rappresentano il 32% dei visitatori, con un aumento interessante dei turisti tedeschi dopo l’inizio del mese di aprile. Questi numeri derivano dal nuovo sistema di Analytics che Confcommercio ha adottato a livello regionale.
monitoraggio e tecnologia al servizio del turismo
Il sistema esamina i dati di 41 località lombarde, tra cui sei nel bresciano. La raccolta punta particolarmente su informazioni derivate dalle schede telefoniche intercettate dalle celle di telefonia mobile. Ciò consente di non solo stimare quante persone si trovano in un dato luogo, ma di osservare anche i loro spostamenti e la provenienza. Carlo Massoletti, presidente di Confcommercio Brescia, ha evidenziato come questa tecnologia offra una lettura puntuale dei turisti presenti nei centri storici monitorati.
la composizione del turismo a brescia e provincia nel mese di marzo
Nel mese di marzo, il numero complessivo di visitatori unici rilevati nella città di Brescia è stato vicino alle 400 mila persone. Di queste, circa il 93% provenivano dall’Italia. Escludendo gli spostamenti urbani, cioè quelli che avvengono tra periferia e centro storico, e quelli interni alla provincia, si trova che quasi il 30% dei visitatori arrivava da altre province lombarde o dall’estero. Ciò conferma che il turismo resta soprattutto di prossimità con provenienze tipiche da città come Bergamo, Verona e Milano. Non mancano però i turisti stranieri, soprattutto da Francia, Spagna e Germania.
dati specifici per le località lacustri
Spostandosi lungo il lago di Garda, Desenzano ha accolto 263 mila persone, con una crescita del 23% degli arrivi nazionali e del 18% degli stranieri rispetto al periodo considerato. Iseo, con 177 mila visitatori, si caratterizza per una presenza prevalente di turisti in gita fuoriporta, dal momento che il 57% arriva dalla provincia stessa, spesso per brevi soste. Ponte di Legno ha totalizzato 68 mila visitatori, dove la quota di stranieri sale al 34%. A Sirmione, con 75 mila ingressi, i visitatori arrivano da tutta Italia, con quasi un terzo proveniente da fuori regione e un 41% dall’estero. Tra questi turisti, quasi la metà mostra una capacità di spesa media o alta.
i vantaggi del monitoraggio in tempo reale per la programmazione turistica
La possibilità di ottenere dati quasi in tempo reale sui flussi turistici offre agli operatori locali indicazioni dettagliate per la gestione del territorio e delle attività commerciali. Il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti, ha sottolineato come questo tipo di informazioni sia prezioso per la programmazione di eventi e interventi su misura per il turismo.
importanza dei dati precisi per le strategie
Francesca Porteri, presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Brescia, ha evidenziato la differenza tra lavorare con dati precisi e affidarsi a stime. La raccolta di numeri puntuali permette infatti di orientare meglio le strategie commerciali e turistiche.
Questi dati si incrociano con quelli sull’occupazione delle strutture ricettive. Secondo Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi, la città ha registrato una saturazione delle camere di circa il 50% durante i giorni immediatamente prima di Pasqua 2025, in linea con gli anni passati. A pesare sulla domanda alberghiera è stata l’incertezza meteo, che ha frenato le prenotazioni last minute. Gli operatori del settore tengono conto di queste variabili per pianificare la gestione degli arrivi e delle presenze sul territorio.