Foggia: Il Convegno Sulla Filiera Corta Promuove Sostenibilità Ambientale e Economica

Foggia: Il Convegno Sulla Filiera Corta Promuove Sostenibilità Ambientale e Economica

Il convegno sulla filiera corta a Castelluccio Valmaggiore evidenzia il suo ruolo chiave nella sostenibilità agricola, riduzione dell’impatto ambientale e sviluppo economico locale attraverso pratiche consapevoli e prodotti freschi.
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Foggia: Il Convegno Sulla Filiera Corta Promuove Sostenibilità Ambientale e Economica - Gaeta.it

La filiera corta si conferma un elemento cruciale per il futuro sostenibile dell’agricoltura, e lo ha dimostrato il convegno “L’impatto della filiera corta in agricoltura sull’ambiente”. Questo incontro, che si è svolto il 28 dicembre a Castelluccio Valmaggiore, è stato parte integrante del progetto “Accorciamo le distanze – Mercati di Capitanata”, promosso da Confagricoltura Foggia. Insieme ai patrocini del Comune di Castelluccio Valmaggiore e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, l’evento ha offerto un’importante occasione per riflettere su come questa strategia possa ridurre l’impatto ambientale e favorire lo sviluppo socio-economico del territorio.

La filiera corta: un modello di sostenibilità

Nella tre giorni dedicata alla filiera corta, si sono discussi vari aspetti legati alla riduzione dell’impatto ambientale nel settore agricolo. Questo approccio, che accorcia il percorso tra produttore e consumatore, si è dimostrato efficace nel promuovere la sostenibilità. Grazie alla filiera corta, le emissioni di CO2 dovute al trasporto delle merci si riducono considerevolmente, generando effetti positivi anche sulla biodiversità. Il profondo legame con il territorio permette di valorizzare i prodotti locali e stagionali, rendendo ogni cittadino protagonista nella tutela dell’ambiente e nel supporto all’economia locale.

Questo modello agronomico non si limita a beneficiarsi del contesto ambientale, ma rappresenta anche un’opportunità economica per le comunità. Scegliere prodotti locali significa non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche contribuire a creare un circolo virtuoso in cui gli agricoltori locali ottengono maggiore visibilità e sostegno economico. Il convegno ha messo in luce come una scelta consapevole da parte dei consumatori possa avere ripercussioni significative, rinforzando l’economia delle aree rurali.

Interventi e riflessioni dalla ricerca accademica

La professoressa Mariarosaria Lombardi dell’Università di Foggia ha curato un intervento tecnico, ponendo un focus sull’impronta di carbonio durante la produzione di asparagi in una specifica azienda locale. Questa analisi ha evidenziato come, intervenendo nelle diverse fasi della filiera agroalimentare, si possano ulteriormente diminuire le emissioni di gas serra, contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici. I dati emersi dalla ricerca sono indicativi di quanto miglioramenti possano essere attuati in ogni sua fase, dalla produzione al confezionamento, fino alla distribuzione del prodotto.

L’intervento è servito a rimarcare la necessità di mantenere la filiera corta come fulcro di strategie ambientali più ampie, considerando il vasto potenziale di riduzione degli impatti nei processi agricoli. La presenza di esperti del settore ha permesso un approfondimento sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale e ha stimolato un confronto attivo tra i partecipanti.

Sostenibilità e opportunità di sviluppo rurale

Marco Tappi, funzionario tecnico del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia, ha parlato delle misure regionali a sostegno della filiera corta e del biologico, illustrando il nuovo CSR 2023-2027 . Questo programma prevede 39 linee di intervento per rafforzare la competitività agricola e favorire il ricambio generazionale. Le tematiche trattate sottolineano l’importanza di un approccio integrato, che non solo ottimizzi le produzioni locali, ma migliori anche le prospettive di crescita del settore agricolo nella regione.

L’orientamento verso sistemi di produzione sostenibili è sempre più rilevante, e il supporto pubblico è fondamentale per promuovere l’adozione di pratiche agricole che funzionano bene sia dal punto di vista economico che ambientale. Queste strategie pongono l’accento sulla responsabilità degli attori economici locali nel contribuire al benessere collettivo.

Un mercato locale per sostenere le tradizioni agricole

Il convegno ha rappresentato anche l’occasione per conoscere da vicino il Mercato Locale, che rimarrà aperto fino al 30 dicembre in piazza Marconi. Qui, diverse aziende locali espongono i loro prodotti, offrendo ai visitatori l’opportunità di acquistare direttamente dal produttore. Questa iniziativa rafforza il legame tra agricoltori e consumatori, stimolando la domanda di prodotti freschi e locali e, al contempo, preservando le tradizioni agricole della Capitanata.

La presenza di imprenditori come Antonio Andreano, che produce ortaggi biologici, ha dato visibilità concreta all’impegno di molti verso l’agricoltura sostenibile. Eventi di questo tipo non solo educano il pubblico sui benefici della filiera corta, ma contribuiscono anche a costruire una comunità più coesa e consapevole.

Con il crescente interesse per queste tematiche, il progetto “Accorciamo le distanze” si configura come un passo significativo verso una maggiore integrazione tra produzioni locali e consumo consapevole, riflettendo un trend in crescita sempre più visibile nel territorio.

Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Marco Mintillo

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