Foggia ricorda Francesco Marcone: trent'anni di ombre e speranze per la giustizia

Foggia ricorda Francesco Marcone: trent’anni di ombre e speranze per la giustizia

A trent’anni dall’omicidio di Francesco Marcone, la figlia Daniela e le autorità di Foggia rinnovano l’impegno per la verità, evidenziando il bisogno di superare omertà e corruzione nella comunità.
Foggia ricorda Francesco Marco Foggia ricorda Francesco Marco
Foggia ricorda Francesco Marcone: trent'anni di ombre e speranze per la giustizia - Gaeta.it

Il 31 marzo del 2025 segna un trentennale significativo per la città di Foggia, che commemora l’omicidio di Francesco Marcone, direttore del Registro deceduto a causa delle sue denunce su irregolarità lavorative. In questa ricorrenza, la figlia Daniela Marcone ha condiviso riflessioni sul passato, presente e futuro delle indagini legate al caso, sottolineando la necessità di continuare a cercare la verità. Il suo intervento è stato accompagnato dalla deposizione di una corona di fiori presso la stele a lui dedicata, un gesto simbolico di memoria e speranza per la comunità.

Il messaggio di Daniela Marcone

In occasione del trentennale della morte di Francesco Marcone, Daniela ha espresso il suo desiderio di promuovere un cambiamento culturale a Foggia. “L’appiglio per andare avanti è quello che abbiamo cercato di comunicare, anche attraverso il documentario”, ha dichiarato. Secondo lei, rivisitare la vita professionale del padre è fondamentale per mantenere viva l’attenzione su una questione che resta tuttora irrisolta. La Marcone ha messo in evidenza il bisogno di un’ulteriore spinta per le indagini, riconoscendo però che ci sono stati progressi negli ultimi anni. “Non dobbiamo arrenderci”, ha aggiunto, enfatizzando come il clima sia mutato, con una maggiore apertura al dialogo e alla collaborazione nella ricerca della verità.

In un passaggio significativo, ha richiamato le parole del giudice Lucia Navazio, che in passato ha evidenziato il silenzio di alcuni cittadini che, pur conoscendo la verità, non hanno collaborato. Questo richiamo evidenzia un problema radicato nella cultura locale, dove la paura e la discrezione hanno spesso minato gli sforzi per uno sviluppo sociale e culturale positivo. Daniela ha ribadito l’importanza di superare questi ostacoli per permettere alla comunità di affrontare il passato e guardare al futuro con rinnovata speranza.

Gli interventi delle autorità

Durante la commemorazione, è intervenuto anche Ludovico Vaccaro, procuratore della Repubblica di Foggia, il quale ha messo in evidenza il dramma di un omicidio irrisolto. “Quando non si riescono a individuare i responsabili di un omicidio, è sempre una sconfitta”, ha dichiarato. Vaccaro ha raccontato la sua promessa al momento del suo arrivo a Foggia nel 2018, impegnandosi a lavorare per la verità. Ha sottolineato che i procedimenti archiviati non sono stati dimenticati, ma rimangono aperti a nuove investigazioni se emergono nuovi elementi.

La speranza è che collusioni e omertà possano lentamente dissolversi, aprendo la strada a una giustizia finalmente raggiunta. “Questo è un momento di imbarazzo sotto il profilo istituzionale”, ha affermato, ma ha anche espresso la speranza che, pur lentamente, si possa assistere a un cambiamento positivo all’interno della comunità. La presenza di collaboratori di giustizia rappresenta una luce di speranza che alimenta il desiderio di vedere finalmente affiorare la verità.

La memoria di un uomo e il peso della verità

La storia di Francesco Marcone rappresenta non solo un capitolo doloroso nella storia di Foggia, ma anche un monito per le generazioni future. L’omicidio avvenuto nel 1995 storicamente ha messo in luce le sfide legate alla corruzione e all’abuso di potere nella società. Il suo impegno e le sue denunce avevano portato a una maggiore attenzione sulle irregolarità che affliggevano gli uffici pubblici.

Ora, a trent’anni dall’accaduto, la battaglia per la giustizia continua a essere una questione di rilevante importanza. La comunità foggiana, attraverso la commemorazione e il dibattito suscitato, dimostra di essere più consapevole e pronta a interrogarsi sulle ombre del passato. Sostenere la memoria di Francesco Marcone diventa così un modo per continuare a lottare per un futuro migliore e per una società più giusta.

Change privacy settings
×