A Fondi si respira voglia di fare. Una voglia che parte da chi la città la vive ogni giorno e sente che è arrivato il momento di restituire qualcosa. Da lunedì 14 aprile è possibile presentare domanda per diventare ispettore ambientale volontario: una figura che non si limita a controllare, ma che cammina tra la gente, parla con le persone, ascolta e, soprattutto, si prende cura del territorio.
Sono 30 i posti disponibili, ma la vera novità non è nel numero. È nell’energia che muove questo progetto, che vuole portare per le strade di Fondi cittadini attenti, pronti a dare una mano, a prevenire l’incuria e a sensibilizzare chi ancora ha qualche difficoltà nel seguire le regole sulla raccolta dei rifiuti. Per candidarsi c’è tempo fino al 28 aprile, e non serve chissà quale esperienza: basta avere a cuore il bene della città.
Un volto amico nei quartieri, non un semplice controllore
Chi immagina l’ispettore ambientale come una figura rigida e inflessibile dovrà ricredersi. A Fondi, questa figura ha un volto umano. Non gira per la città con il blocchetto delle multe in mano, ma con la voglia di dialogare. Entra nei mercati, attraversa i parchi, parla con i residenti. È lì per informare, non per giudicare, per spiegare, non per punire.
Il progetto nasce proprio da un’idea di prossimità. L’ispettore sarà un punto di riferimento, una guida gentile per chi – magari per distrazione, per età, o per difficoltà linguistiche – non ha ancora acquisito piena familiarità con le regole della raccolta differenziata. Non sarà da solo: lavorerà a fianco della Polizia Locale e degli uffici comunali, in un gioco di squadra che mette al centro la città e chi la abita.
Chi verrà selezionato dovrà dedicare 20 ore a settimana, un impegno importante, ma pensato per integrarsi con la vita quotidiana. E prima di iniziare, tutti parteciperanno a un corso di formazione di 40 ore tenuto da personale qualificato: non solo regole, ma anche consigli pratici su come comunicare con rispetto e pazienza.
Un gesto concreto che parte dalla comunità
L’idea di rilanciare il progetto non arriva dall’alto. È nata tra la gente, da richieste vere, spontanee, da parte di cittadini stanchi di vedere angoli della città trascurati, rifiuti abbandonati, gesti incivili che sporcano non solo le strade ma anche l’anima dei luoghi.
Il sindaco Beniamino Maschietto l’ha detto chiaramente: «In tanti ci hanno chiesto di riattivare questo servizio. Non per spirito di controllo, ma per sentirsi parte attiva di un cambiamento». E anche l’assessore all’Ambiente Fabrizio Macaro ha sottolineato l’importanza di questa presenza diffusa, capillare, capace di moltiplicare gli sforzi della Polizia Locale. Trenta volontari, sparsi per la città, equivalgono a 600 ore settimanali di attenzione, ascolto, presenza.
Ma più dei numeri, conta l’intenzione. Quella di trasformare un gesto semplice in un atto di responsabilità. Chi decide di indossare la pettorina da ispettore ambientale sceglie di mettersi al servizio degli altri. Senza tornaconto, senza visibilità, ma con la consapevolezza che un quartiere pulito, un parco rispettato, un cassonetto usato nel modo giusto sono la base di una città migliore.
A Fondi il volontariato ambientale non è solo uno strumento. È una dichiarazione d’amore verso il proprio territorio. E chi risponderà a questa chiamata, lo farà con il cuore.