Il 19 aprile, a Fondi, i Carabinieri hanno arrestato un uomo di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine. Era stato allontanato dalla casa familiare, ma ha violato più volte le regole imposte. Il Tribunale di Latina ha ritenuto necessario intervenire, sostituendo la misura con gli arresti domiciliari.
Segnalazioni ripetute e comportamenti fuori dalle regole
Da settimane i militari della Tenenza di Fondi, insieme agli agenti della Polizia di Stato, tenevano d’occhio i movimenti dell’uomo. Doveva rispettare un provvedimento di allontanamento da casa, deciso per motivi legati alla sua condotta, ma qualcosa ha iniziato a non quadrare.
Nel corso di vari controlli, è emerso che il 41enne non stava seguendo le indicazioni del giudice. Alcune presenze non autorizzate nei pressi dell’abitazione familiare, movimenti registrati in orari inusuali, e altre segnalazioni hanno acceso l’allarme. I militari hanno raccolto tutto e presentato una richiesta formale di aggravamento della misura.
Il giudice ha firmato l’ordinanza. L’uomo è stato arrestato nel primo pomeriggio del 19 aprile. I Carabinieri lo hanno rintracciato e, dopo gli accertamenti di rito, lo hanno accompagnato presso la sua abitazione, dove ora si trova in regime di arresti domiciliari.
Non sono stati diffusi dettagli su ogni singolo episodio, ma si parla di violazioni ripetute, alcune delle quali ritenute “gravi” dagli inquirenti. Il cambio della misura è arrivato proprio perché la precedente non garantiva più un livello minimo di sicurezza, né per chi era coinvolto né per chi doveva vigilare.
Ai domiciliari per garantire controllo e sicurezza
L’allontanamento dalla casa è una misura pensata per impedire contatti tra persone coinvolte in contesti familiari tesi o potenzialmente pericolosi. Ma in casi come questo, quando le regole vengono trascurate, si rende necessario intervenire in modo più deciso.
La scelta di disporre gli arresti domiciliari arriva dopo una valutazione attenta dei fatti. Il comportamento dell’uomo ha dimostrato una certa indifferenza verso le prescrizioni. Questo ha reso inevitabile il ricorso a una misura più rigida, in grado di limitare gli spostamenti e permettere un controllo diretto.
Ora il 41enne è sotto sorveglianza fissa, in attesa di nuovi sviluppi. Ogni violazione, anche minima, potrebbe portare a un nuovo aggravamento, stavolta con la detenzione in carcere. Intanto i Carabinieri continueranno a monitorare la situazione, come stanno già facendo da tempo sul territorio, dove i casi simili, pur non frequenti, richiedono attenzione costante.
Il fascicolo resta aperto presso il Tribunale di Latina. L’uomo, nel frattempo, dovrà rispondere anche delle infrazioni pregresse, che hanno motivato l’inasprimento della misura cautelare.