Il giovane tennista brasiliano Joao Fonseca, protagonista di una rapida ascesa sulla scena internazionale, ha recentemente condiviso la sua visione del giocatore di tennis perfetto. Nonostante la recente affermazione a livello Atp con il titolo conquistato a Buenos Aires, Fonseca ha sorpreso per alcune scelte e assenze nel suo modello ideale. La sua selezione si basa su colpi specifici e aspetti tecnici di grandi campioni, ignorando però due dei nomi più discussi del momento, ovvero Jannik Sinner e il numero uno del mondo attualmente fermo per squalifica. Ecco come Fonseca ha delineato il suo tennista tipo, colpo dopo colpo.
Il dritto di del potro e il rovescio di djokovic nella visione di Joao Fonseca
Joao Fonseca ha iniziato a comporre il suo tennista perfetto individuando da subito un colpo deciso: il dritto di Martin del Potro. L’argentino, ritirato da poco, resta uno dei riferimenti per potenza e precisione in questa fase del gioco. Il brasiliano lo considera il modello ideale su cui basarsi per questa fondamentale tecnica, prediligendo la fluidità e la forza che contraddistinguevano Del Potro.
Per il rovescio, Fonseca guarda invece a Novak Djokovic, capace di alternare potenza e controllo con una routine in campo disarmante. Questo colpo diventa il secondo tassello del modello, con Djokovic che, a dispetto della squalifica dovuta al caso Clostebol, rimane un punto di riferimento tecnico da cui attingere per solidità e affidabilità durante gli scambi. L’assenza nel modello di Joao Fonseca del numero uno del mondo non è comunque chiarita, ma evidentemente la sosta forzata di Djokovic non ha influenzato il giudizio tecnico sul rovescio.
La volée e lo slice firmati Federer e il servizio di perricard scelti da fonseca
Nel volo d’attacco, Fonseca mostra ammirazione per Roger Federer, attribuendogli la volée più efficace e tecnica da inserire nel suo tennista ideale. Lo stesso vale per lo slice, movimento che il campione svizzero ha reso elegante e insidioso da utilizzare sia in difesa che in fase offensiva. Questo doppio ruolo di Federer interessa particolarmente il giovane brasiliano, che vede in queste giocate un valore aggiunto spesso decisivo nei momenti chiave.
Per il servizio, punto chiave del gioco moderno, Fonseca ha preferito rivolgersi a un giocatore più giovane, Giovanni Mpetsi Perricard. Il francese, 21 anni e numero 37 della classifica Atp, ha un servizio potente e ben piazzato che Fonseca considera un modello da seguire per efficacia in campo. Questa scelta del servizio evidenzia un interesse verso il futuro e verso giovani emergenti, lontano dall’eterna sfida tra leggende già concluse o alla fine della loro carriera.
I movimenti e la mentalità di nadal come eredità per la nuova generazione
Tra gli aspetti più personali della creazione del tennista ideale, Joao Fonseca attribuisce a Rafa Nadal la capacità di movimento e la mentalità in campo. L’islandese spagnolo è noto per il suo impegno, la tenacia e l’agilità, caratteristiche che il giovane brasiliano vuole far proprie nel modo di affrontare ogni incontro. La scelta della mente e del corpo di Nadal sottoforma di modello rappresenta il desiderio di incarnare non solo un gioco tecnico ma anche un atteggiamento mentale vincente e combattivo.
Nadal incarna sia la disciplina che la passione, elementi che servono per gestire la pressione durante un match ad alto livello. Questa componente psicologica e fisica diventa un pilastro per Fonseca nella costruzione di un giocatore capace di durare nel tempo e di gestire la complessità delle sfide che il tennis moderno pone.
Le assenze significative e le sorprese nella lista di fonseca
Non passa inosservato il fatto che Joao Fonseca non abbia incluso Jannik Sinner, giovane campione italiano di grandissimo talento, nel suo progetto tecnico. L’assenza, considerando la crescita di Sinner, suscita qualche domanda sull’approccio del brasiliano. Inoltre, la lista non menziona il numero uno del mondo in carica, attualmente fermo, un dettaglio che ha subito attirato l’attenzione degli appassionati.
Nel complesso, Fonseca ha selezionato alcune delle migliori qualità di campioni affermati e le ha combinate a scelte più insolite, concentrandosi su colpi caratteristici che preferisce rispetto a una valutazione globale del giocatore. In questa selezione non c’è spazio per nomi emergenti accreditati o per campioni in forma ma esclusi per motivi non esplicitati.
Questa visione riflette un modo di considerare il tennis che si focalizza sul dettaglio tecnico più che sull’effetto complessivo, mettendo in luce un approccio personale e originale al confronto con i migliori giocatori del circuito attuale e passato.